Jurij Orlov

Jurij Orlov, estate 1986

Jurij Fëdorovič Orlov (in russo Юрий Фёдорович Орлов?; Mosca, 13 agosto 1924Ithaca, 27 settembre 2020) è stato un fisico russo naturalizzato statunitense, attivista per i diritti umani,[1] dissidente sovietico,[2] fondatore del Gruppo Helsinki di Mosca[3] e del gruppo sovietico di Amnesty International,[4] arrestato[5] e inviato al soggiorno obbligato per la sua difesa delle norme sui diritti umani[6][7] sottoscritte dallo stesso governo di Mosca. Liberato dal confino con l'avvento di Mikhail Gorbaciov, nel 1993 si era rifugiato negli Stati Uniti dove aveva preso la cittadinanza statunitense ed insegnava fisica alla Cornell University.

Membro dell'Accademia americana delle arti e delle scienze, Orlov ha studiato la progettazione di acceleratori di particelle, l'analisi dell'interazione del raggio e la meccanica quantistica. È autore e co-autore di numerosi articoli di ricerca, articoli sui diritti umani e nel 1991 di un'autobiografia, Dangerous Thoughts.

  1. ^ (EN) Graham Zellick, The Criminal Trial and the Disruptive Defendant, in The Modern Law Review, vol. 43, 1980, 121–135.
  2. ^ (EN) Human Rights Watch World Report 1990, in Human Rights Watch, 1991, p. 296.
  3. ^ (EN) CERN turns its back on Yuri Orlov [collegamento interrotto], in New Scientist, vol. 91, 2 luglio 1981, p. 4.
  4. ^ (EN) Glenn Garelik, Science and dissidence, in The Washington Post, 21 luglio 1991.
  5. ^ (EN) Israel Halperin, Prisoners of conscience, in Physics Today, vol. 37, 1984, p. 94.
  6. ^ (EN) Orlov receives red carpet from Western science, in New Scientist, vol. 112, 9 ottobre 1986, p. 16.
  7. ^ (EN) Founder of the Soviet human-rights movement, in U.S. News & World Report, vol. 101, 10 ottobre 1986, p. 23.

From Wikipedia, the free encyclopedia · View on Wikipedia

Developed by Tubidy