Kalman Taigman

Kalman Taigman (Varsavia, 24 dicembre 1923Tel Aviv, 27 luglio 2012) è stato un superstite dell'Olocausto polacco naturalizzato israeliano, sopravvissuto al campo di concentramento di Treblinka.[1][2] È stato uno degli ex membri del Sonderkommando ebraico che fuggì dal campo di sterminio di Treblinka durante la rivolta dei prigionieri dell'agosto 1943,[2] Taigman in seguito testimoniò al processo Eichmann del 1961 tenutosi a Gerusalemme.

Dopo la sua fuga dalla Polonia, Taigman non tornò nel paese per più di 60 anni. Tornò a Treblinka per la prima volta nel 2010 (due anni prima della sua morte),[1] invitato dal regista Tzipi Beider a prendere parte ad un documentario, insieme ad un altro sopravvissuto della rivolta di Treblinka oltre che suo amico, Samuel Willenberg. La seconda moglie di Taigman, Lea Lipshitz, ha detto che Taigman era felice di essere di nuovo in Polonia e con sua grande sorpresa parlava di nuovo polacco con facilità.[2]

  1. ^ a b (PL) T.P., Piekło płonie (The Hell is Burning), su tygodnik.onet.pl, Tygodnik Powszechny, 21 aprile 2013. URL consultato il 26 marzo 2014. Ospitato su Nr 16 (3328).
  2. ^ a b c Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore <ref>: non è stato indicato alcun testo per il marcatore Maariv

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