Karin de Laval

Karin Sofia Elisabeth de Laval, nata Ljung (Vimmerby, 16 novembre 1894Karlavägen, 11 dicembre 1973) è stata una traduttrice e agente letteraria svedese, specializzata nelle traduzioni dall’italiano, russo, tedesco, inglese, francese allo svedese.

Divenne molto popolare per aver fatto conoscere la letteratura italiana, in particolare neorealista, in Svezia, contribuendo ad attirare l’attenzione su autori come Alberto Moravia, Alba de Cespedes, Aldo Palazzeschi, poi affermatisi nel mercato editoriale svedese negli anni quaranta, cinquanta e sessanta: essa influenzò la costruzione del canone letterario italiano in Svezia. Grazie ai rapporti amichevoli con molti dei più influenti autori italiani, ottenne i diritti dei loro libri, che poi vendette a editori svedesi, norvegesi e danesi, divenendo agente letteraria in tutta la Scandinavia. Il segretario permanente dell'Accademia di Svezia, Anders Österling, la definì sul quotidiano Stockholms-Tidningen il 22 settembre 1950 "la traduttrice che ha lavorato con tanta energia per far conoscere meglio qui la moderna letteratura italiana".[1] La critica ritiene che il declino del successo della letteratura italiana in Svezia negli anni settanta sia, in parte, dovuto anche alla sua scomparsa e al fatto che, dopo di lei, le traduzioni di libri italiani furono affidate a traduttori occasionali con esiti più o meno felici.[2]

  1. ^ Karin de Laval - Svenskt översättarlexikon, su litteraturbanken.se. URL consultato il 20 dicembre 2022.
  2. ^ Eva Ahlstedt, Ken Benson, Elisabeth Bladh, Ingmar Söhrman, Ulla Åkerström, Actes du XVIIIe congrès des romanistes scandinaves, Göteborg, ROMANICA GOTHOBURGENSIA 69, 2012, ISBN 978-91-7346-732-2.

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