Khalil Gibran

Kahlil Gibran, aprile 1913.
Foto di Fred Holland Day.

Khalil Gibran, noto anche come Kahlil Gibran[1], nato Gibran Khalil Gibran (in arabo جبران خليل جبران?, Jubrān Khalīl Jubrān; Bsharre, 6 gennaio 1883New York, 11 aprile 1931), è stato un poeta, pittore e aforista libanese naturalizzato statunitense.

Libanese di religione cristiano-maronita, emigrò negli Stati Uniti; le sue opere si diffusero ben oltre il suo paese d'origine: fu tra i fondatori, insieme a Mikha'il Nu'ayma (Mikhail Naimy), dell'Associazione della Penna (al-Rābiṭah al-Qalamiyyah), punto d'incontro dei letterati arabi emigrati negli Stati Uniti. La sua poesia venne tradotta in oltre 20 lingue, e divenne un mito per i giovani che considerarono le sue opere come breviari mistici, specialmente nell'ambito della New Age e della controcultura degli anni 1960. Gibran ha cercato di unire nelle sue opere la civiltà occidentale e quella orientale. Fra le opere più note: Il Profeta (scritto in inglese)[2][3] e Massime spirituali.

  1. ^ Da notare che nella sua firma in caratteri latini, così come nella sua produzione a stampa in inglese, egli usò sempre scrivere il proprio nome come Kahlil: una metatesi consonantica di cui non esiste una logica e convincente spiegazione
  2. ^ Benché la maggior parte delle sue opere sia stata scritta in arabo, la maggioranza di quelle pubblicate dopo il 1918 fu redatta in lingua inglese.
  3. ^ (EN) Chiara Casi, "Le Leggi, tra limiti umani ed aspirazioni ideali", in "Le Leggi, tra limiti umani ed aspirazioni ideali". URL consultato il 10 ottobre 2019 (archiviato dall'url originale il 10 ottobre 2019).

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