Kilij Scimitarra turca | |
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Kilij Ottomano. Forma corta tarda del kilij (pala) | |
Tipo | Spada |
Origine | Turchia |
Produzione | |
Entrata in servizio | XIV secolo |
Ritiro dal servizio | XIX secolo |
Varianti | Karabela Pala |
Descrizione | |
Lunghezza | ca. 95 cm |
lama | ca. 65-80 cm |
Tipo di lama | in acciaio, ricurva, affilata sul lato convesso. |
Tipo di punta | larga e pesante, con accentuato controtaglio. |
Tipo di manico | a una mano, con piccola guardia a croce, controcurvo rispetto alla lama e privo di pomolo. |
The Book of the Sword | |
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Il Kilij (turco kılıç, letteralmente "spada") è l'arma bianca manesca del tipo spada più comunemente associata all'etnia dei Turchi, in uso presso le forze armate di tutti i regni e gli imperi creati da quelle genti: dall'Impero selgiuchide all'Impero ottomano, passando per i vari potentati mamelucchi (Sultanato mamelucco, Sultanato di Delhi, ecc.) sino all'Impero Moghul. Costituisce il modello di riferimento della scimitarra, con lama monofilare, tagliente sul lato convesso, ricurva, dal marcato controtaglio e curvatura accentuantesi in prossimità della punta[1].
Il Kilij fu il prodotto finale dell'evoluzione tecnica partita dall'archetipica sciabola turco-mongola, e la base di sviluppo della shamshir persiana dalla quale sarebbe derivata la sciabola occidentale.