Kisaragi | |
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Descrizione generale | |
Tipo | Cacciatorpediniere |
Classe | Mutsuki |
Proprietà | Marina imperiale giapponese |
Ordine | 1923 |
Cantiere | Maizuru |
Impostazione | 3 giugno 1924 |
Varo | 5 giugno 1925 |
Completamento | 21 dicembre 1925 |
Radiazione | 15 gennaio 1942 |
Destino finale | Affondato l'11 dicembre 1941 da attacco aereo a sud-ovest dell'Isola di Wake |
Caratteristiche generali | |
Dislocamento | 1336 t A pieno carico: 1800,40 t |
Lunghezza | 102,41 m |
Larghezza | 9,14 m |
Pescaggio | 3,05 m |
Propulsione | 4 caldaie Kampon e 2 turbine a ingranaggi a vapore Parsons; due alberi motore con elica (38500 shp) |
Velocità | 33,5 nodi (63,7 km/h) |
Autonomia | 4000 miglia a 14/15 nodi (7400 chilometri a 27-28 km/h) |
Equipaggio | 150 |
Armamento | |
Armamento |
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Note | |
Dati riferiti all'entrata in servizio, tratti da: [1][2][3] | |
Fonti citate nel corpo del testo | |
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Il Kisaragi (如月? lett. "Secondo mese/Febbraio")[4], sino al 1º agosto 1928 denominato 21-Gō kuchikukan (第21駆逐艦? lett. "cacciatorpediniere Numero 21"), è stato un cacciatorpediniere della Marina imperiale giapponese, seconda unità appartenente alla classe Mutsuki. Fu varato nel giugno 1925 dal cantiere navale di Maizuru.
Appartenente alla 30ª Divisione del 6º Squadrone, fece parte della forza di superficie inviata dalla 4ª Flotta a occupare l'Isola di Wake, ritenuta malamente difesa, sbuto dopo l'attacco di Pearl Harbor: in realtà la guarnigione era dotata di alcuni cannoni costieri da 127 mm e qualche caccia Grumman F4F Wildcat, armati con congegni grossolani per sganciare bombe. Una lo colpì e fu annientato da una grande esplosione; il relitto squarciato affondò subito con l'intero equipaggio. Il Kisaragi fu la seconda nave da guerra perduta dall'Impero giapponese nel corso della guerra nel Pacifico.