Kurt Gerstein | |
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Nascita | Münster, 11 agosto 1905 |
Morte | Parigi, 25 luglio 1945 |
Luogo di sepoltura | Cimitero parigino di Thiais[1] |
Dati militari | |
Paese servito | ![]() |
Forza armata | ![]() |
Unità | SS-Totenkopfverbände |
Anni di servizio | 1941-1945 |
Grado | SS-Obersturmführer[1] |
Guerre | Seconda guerra mondiale |
"fonti citate nel corpo del testo" | |
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Kurt Gerstein (Münster, 11 agosto 1905 – Parigi, 25 luglio 1945) è stato un militare tedesco, ufficiale delle Waffen-SS e membro dell'Istituto di Igiene delle Waffen SS.
Sebbene membro delle SS, Kurt Gerstein cercò di opporsi al genocidio nazista di cui era venuto a conoscenza, testimoniando l'eccidio dei prigionieri nei campi di concentramento di Bełżec e Treblinka. Contattò il diplomatico svedese Göran von Otter (padre di Anne Sofie von Otter), nonché alcuni esponenti della Chiesa cattolica (come il nunzio apostolico Cesare Orsenigo) vicini al papa Pio XII, per denunciare pubblicamente lo sterminio in corso.[1][2] Nel 1945 scrisse il rapporto Gerstein,[3] dove rivelava ciò che sapeva. Mentre era detenuto in attesa di giudizio dai francesi, fu trovato morto. Dubbi sussistono sulla causa della morte, che potrebbe essere stata suicidio od omicidio.[4]