Ladro gentiluomo

Il ladro gentiluomo è un personaggio stereotipato della letteratura popolare, in particolare del feuilleton (romanzo d'appendice) ottocentesco e del genere giallo.

Nel gergo vittoriano, un "ladro gentiluomo" era un ladro particolarmente educato e istruito. Nelle cronache dell'epoca fecero scalpore gli atti di alcuni criminali dai modi signorili. Queste figure hanno in qualche modo ispirato i personaggi dei ladri gentiluomini della letteratura successiva.

Il personaggio di A. J. Raffles nel film Raffles del 1925. Raffles fu uno dei primi ladri gentiluomini della letteratura e fu ripreso in numerosi film.

Un "gentiluomo" rappresenta, almeno nell'immaginario popolare, un uomo con un titolo nobiliare ereditato e relative ricchezze, che quindi non ha bisogno di lavorare per vivere. È lecito immaginare che un tale uomo non rubi al fine di ottenere il benessere materiale, ma per il gusto dell'avventura, agendo senza intenti malevoli. I ladri gentiluomini sono personaggi che agiscono raramente attraverso l'anonimato o la forza, in quanto si basano sulle proprie doti di astuzia, fascino e bella presenza per rubare gli oggetti più difficili da ottenere, a volte per mantenersi, ma anche per l'emozione dell'atto stesso.

Tra i primi ladri gentiluomini nella narrativa vi sono Rocambole (dal 1857) di Pierre Alexis Ponson du Terrail, A. J. Raffles (1898) di E. W. Hornung e Arsenio Lupin (1905) di Maurice Leblanc, il più noto ladro gentiluomo della letteratura e, seppure in misura minore, del cinema e della televisione.[1] Rocambole inizialmente è descritto come un personaggio negativo, che prima si schiera con un "cattivo" e poi lo assassina, finendo in prigione; a partire dal quarto romanzo della serie, il personaggio subisce tuttavia una drastica trasformazione: fuggito di prigione e pentito per i suoi trascorsi, diventa un vero e proprio eroe positivo, ed ha avuto una notevole influenza sui suoi successori letterari. Sia Raffles, sia Lupin utilizzano travestimenti astuti e sono superbi nel rubare, pur mantenendo un'apparenza sofisticata. Raffles ruba soprattutto quando ha bisogno di denaro. D'altro canto, Lupin ruba di più dai ricchi che non apprezzano i propri tesori d'arte e li ridistribuisce, non diversamente da un moderno Robin Hood. È proprio il leggendario arciere della foresta di Sherwood ad essere considerato il precursore del personaggio del ladro gentiluomo.[2] [3] Eroe popolare inglese, Robin Hood, almeno nella moderna versione della leggenda, ruba ai ricchi per dare ai poveri. È un personaggio probabilmente ispirato ad una figura storica, bandito o nobile sassone decaduto, in cui confluirono preesistenti leggende pagane.

Fantômas, ideato nel 1911 da Marcel Allain e Pierre Souvestre, e Simon Templar, alias Il Santo (1928), di Leslie Charteris, sono a loro volta due dei più raffinati ladri gentiluomini della narrativa contemporanea. Anche se il primo non è completamente ascrivibile a questa categoria.

Il nipote giapponese di Arsenio Lupin è protagonista della serie manga e anime Lupin III ideata da Monkey Punch.

  1. ^ Sergio Giuffrida e Riccardo Mazzoni, Giallo: poliziesco, thriller e detective story, Leonardo arte, 1999, p. 149, ISBN 978-88-7813-539-0. URL consultato il 28 febbraio 2010.
  2. ^ James C. Holt, Robin Hood. Storia del ladro gentiluomo, Mondadori, 2005, ISBN 88-04-54623-9.
  3. ^ Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore <ref>: non è stato indicato alcun testo per il marcatore Hobsbawm1971

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