Lattosio | |
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Nome IUPAC | |
β-D-galattopiranosil-(1→4)-D-glucopiranosio | |
Caratteristiche generali | |
Formula bruta o molecolare | C12H22O11 |
Massa molecolare (u) | 342,32 g/mol |
Aspetto | solido bianco |
Numero CAS | |
Numero EINECS | 200-559-2 |
PubChem | 6134 |
SMILES | C(C1C(C(C(C(O1)OC2C(OC(C(C2O)O)O)CO)O)O)O)O |
Proprietà chimico-fisiche | |
Solubilità in acqua | (15 °C) 7 g/L per anomero alfa
50 g/L per anomero beta |
Temperatura di fusione | 202,8 °C (475,95K) |
Indicazioni di sicurezza | |
Frasi H | --- |
Consigli P | ---[1] |
Il lattosio è un disaccaride e uno zucchero riducente destrogiro, forma un osazone ed esiste nelle forme anomeriche α e β che danno mutarotazione. Esso costituisce il 5% circa del latte dei mammiferi con diversa distribuzione nelle diverse specie e soprattutto diverso contributo calorico percentuale del latte stesso.
La molecola del lattosio è costituita da una molecola di D-galattosio e da una di D-glucosio unite da un legame glicosidico (acetalico) β(1−4). È l'unità del glucosio ad avere il gruppo aldeidico "libero" responsabile delle proprietà riducenti del lattosio che con fenilidrazina forma l'osazone ed è ossidato ad acido. La molecola di glucosio dà l'equilibrio di anomerizzazione e pertanto il lattosio è uno zucchero riducente e dà mutarotazione.