Le baruffe chiozzotte

Le baruffe chiozzotte
Commedia in tre atti
AutoreCarlo Goldoni
Lingua originale
Prima assolutafine gennaio 1762
Teatro San Luca di Venezia
Personaggi
  • Padron Toni (Antonio), padrone di una tartana peschereccia
  • Madonna Pasqua, moglie di padron Toni
  • Lucietta, fanciulla, sorella di padron Toni
  • Titta-Nane (Giambattista), giovine pescatore
  • Beppe (Giuseppe), giovine, fratello di padron Toni
  • Padron Fortunato, pescatore
  • Madonna Libera, moglie di padron Fortunato
  • Orsetta (Orsolina), fanciulla, sorella di madonna Libera
  • Checca (Francesca), altra fanciulla, sorella di madonna Libera
  • Padron Vincenzo, pescatore
  • Toffolo (Cristoforo), battellaio
  • Isidoro, Coadiutore del Cancelliere C
  • Il Comandador, Messo del Criminale
  • Canocchia, giovine che vende zucca arrostita
  • Uomini della tartana di padron Toni
  • Servitore del Coadiutore
 

«Sior sì, balemo, devertìmose, zà che semo novizzi; ma la sènta, lustrìssimo, ghe voràve dir dó parolètte. Mì ghe son obbligà de quel che l'ha fatto per mì, e anca ste altre novizze le ghe xé obbligae; ma me despiase, che el xé forèsto, e co'l va via de sto liógo, no voràve che el parlasse de nù, e che andasse fuora la nomina, che le Chiozotte xé baruffante; perché quel che l'ha visto e sentìo, xé sta un accidente. Semo donne da ben, e semo donne onorate; ma semo aliegre, e volemo stare aliegre, e volemo balare, e volemo saltare. E volemo che tutti posse dire: e viva le Chiozotte, e viva le Chiozotte!»

Le baruffe chiozzotte è una commedia scritta da Carlo Goldoni.

La sua prima messa in scena, annunciata per stampa da Piero Chiari sulla Gazzetta Veneta il 23 gennaio 1762[1], si tenne al teatro San Luca di Venezia alla fine dello stesso mese; fu poi ripresa in occasione del successivo carnevale veneziano. Negli anni venti del XX secolo il testo fu trasposto per il teatro in musica nell'omonima opera di Gian Francesco Malipiero, nell'ambito di una trilogia goldoniana.

Viene considerata una delle più riuscite opere goldoniane e fa parte - insieme ad altri capolavori come I rusteghi e La casa nova - delle cosiddette commedie di ambientazione veneziana, lavori conclusivi dell'esperienza italiana dell'autore prima del trasferimento a Parigi.

Ambientata nella città lagunare di pescatori di Chioggia (cornice peraltro più lasciata intendere che descritta in senso letterale), Le baruffe chiozzotte – opera corale d'ambiente popolare ma anche commedia di conversazione, dove la parola si fa strumento di espressività teatrale, con pesanti debiti verso la commedia dell'arte – mette in scena le schermaglie amorose di un gruppo di popolani inseriti in un contesto familiare e sociale particolarmente articolato e mossi da sinceri affetti dell'animo che ben descrivono una visione della coralità della vita[2].

I protagonisti appartengono al più basso strato sociale – i pescatori e le donne che stanno loro intorno – ma non per questo mancano, secondo la visione della critica, di una vivida umanità; per loro ogni aspetto della vita diventa esso stesso commedia con lucide sottolineature esistenziali.


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