Lecco comune | |
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Panorama dai Piani d'Erna | |
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Lombardia |
Provincia | Lecco |
Amministrazione | |
Sindaco | Mauro Gattinoni (indipendente di centro-sinistra) dal 6-10-2020 |
Territorio | |
Coordinate | 45°51′12.02″N 9°23′25.73″E |
Altitudine | 216 m s.l.m. |
Superficie | 45,34 km² |
Abitanti | 47 198[2] (31-7-2024) |
Densità | 1 040,98 ab./km² |
Frazioni | nessuna[1]; vedi elenco quartieri |
Comuni confinanti | Abbadia Lariana, Ballabio, Brumano (BG), Erve, Galbiate, Garlate, Malgrate, Mandello del Lario, Morterone, Pescate, Sant'Omobono Terme (BG), Valmadrera, Vercurago |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 23900 |
Prefisso | 0341 |
Fuso orario | UTC+1 |
ISO 3166-2 | IT-LC |
Codice ISTAT | 097042 |
Cod. catastale | E507 |
Targa | LC |
Cl. sismica | zona 3 (sismicità bassa)[3] |
Cl. climatica | zona E, 2 383 GG[4] |
Nome abitanti | lecchesi |
Patrono | san Nicolò |
Giorno festivo | 6 dicembre |
Cartografia | |
Posizione del comune di Lecco nell'omonima provincia | |
Sito istituzionale | |
Lecco (AFI: [ˈlekko], pronuncia locale [ˈlɛkko][5], , Lècch in dialetto lecchese [ˈlɛk][6][7]) è un comune italiano di 47 198 abitanti[2] posto sulla riva orientale del Lario; è capoluogo della provincia omonima in Lombardia.
Elevato a capoluogo di provincia con decreto del presidente della Repubblica del 6 marzo 1992[8], ottenne il titolo di città il 22 giugno 1848[9] e a oggi il suo agglomerato urbano supera i centomila abitanti[10]. Lecco è soprannominata "La Città Manzoniana" per essere il luogo in cui lo scrittore Alessandro Manzoni ambientò I promessi sposi, la città è situata in uno dei vertici del Triangolo Lariano, sulla sinistra idrografica dell'Adda oltre ad affacciarsi sul ramo orientale del Lago di Como ed è compresa nelle prealpi orobiche, tra il gruppo delle Grigne e il Resegone[11].
Crocevia strategico per la Valtellina attraverso la Valsassina, Lecco assunse crescente importanza durante il Medioevo quando, a seguito della Pace di Costanza, fu annessa al Ducato di Milano che le conferì l'attuale impianto urbanistico, frutto dell'unificazione di dieci ben distinti comuni ciascuno sede di una propria parrocchia, ma fu nella seconda metà del XIX secolo, durante il dominio austriaco, che la città attraversò un periodo particolarmente fiorente che portò alla costruzione di palazzi e portici in stile neoclassico. Dopo l'Unità d'Italia Lecco si affermò come uno dei primi centri industriali d'Italia grazie allo sviluppo delle industrie siderurgiche, già attive nel XII secolo, che le conferirono l'appellativo di città del ferro,[12] e completò il suo processo di crescita nel 1995 quando fu elevata a capoluogo di provincia, una delle quattro moderne della Regione.[13]