Legge della sovrapposizione

Disambiguazione – Se stai cercando il principio di sovrapposizione in fisica, vedi Principio di sovrapposizione.
Una sezione stratigrafica di roccia del Giurassico esposta nel Makhtesh Gadol, Israele. Poiché non c'è nessun rovesciamento, per il principio di sovrapposizione, la roccia in fondo è più vecchia della roccia in alto.

La legge della sovrapposizione è un assioma e un principio fondante della stratigrafia sedimentaria, basato sulle osservazioni della storia naturale, che forma una delle basi delle scienze geologiche e archeologiche e di altri campi delle scienze naturali correlate che si occupano della stratigrafia geologica:

«Gli strati sedimentari sono depositati in una sequenza di tempo, con il più vecchio in basso e il più giovane in alto.»

Partendo dal presupposto che la stratificazione archeologica è una raccolta, anzi meglio un'antologia dei paesaggi del passato, nella sua forma più semplice afferma che in sequenze stratigrafiche non deformate, il giacimento più antico si troverà in fondo alla sequenza.

Questo è di grande importanza per la datazione stratigrafica, che presume che la legge di sovrapposizione sia vera e che un oggetto non possa essere più vecchio dei materiali di cui è composto.

Se combinato con la legge di successione faunistica correlata, la legge di sovrapposizione fornisce uno strumento molto potente per la datazione delle rocce e dei giacimenti.

Il principio venne proposto per la prima volta nell'XI secolo dal geologo persiano, Avicenna (Ibn Sina); successivamente nel XVII secolo la legge venne formulata più chiaramente dallo scienziato danese Niels Stensen.[1]

  1. ^ Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore <ref>: non è stato indicato alcun testo per il marcatore Hassani

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