Leonardo Bianchi

«Il comportamento delle scimmie sottoposte a lesioni dei lobi frontali è fortemente indicativo di una abolizione di tutte le manifestazioni di iniziativa e curiosità. Questo prova che l'esperimento ha determinato la soppressione delle abilità immaginative, del potere evocativo e del determinismo del pensiero. La sindrome è complicata da paura irrazionale, errori di giudizio, indifferenza verso le persone e le cose, tendenza a collezionare rifiuti ed oggetti inutili [...]. Questo insieme di sintomi è chiaramente indicativo delle funzioni dei lobi frontali.»

Leonardo Bianchi

Ministro della pubblica istruzione del Regno d'Italia
Durata mandato27 marzo 1905 –
24 dicembre 1905
MonarcaVittorio Emanuele III di Savoia
Capo del governoAlessandro Fortis
PredecessoreVittorio Emanuele Orlando
SuccessoreErrico De Marinis
LegislaturaXXII

Senatore del Regno d'Italia
Legislaturadalla XXV
Sito istituzionale

Deputato del Regno d'Italia
LegislaturaXVIII, XX, XXI, XXII, XXIII, XIV
Sito istituzionale

Dati generali
Titolo di studioLaurea in Medicina e Chirurgia
UniversitàUniversità degli Studi di Napoli Federico II
Professionemedico, docente universitario

Leonardo Bianchi (San Bartolomeo in Galdo, 5 aprile 1848Napoli, 13 febbraio 1927) è stato un neurologo, psichiatra e politico italiano, fra i primi a intuire l'importanza e a studiare le funzioni dei lobi frontali[1][2].

Fu, inoltre, parlamentare e ministro della pubblica istruzione. Caposcuola della neuropsichiatria italiana, si laureò in Medicina e Chirurgia all'Università degli Studi di Napoli Federico II, dove poi insegnerà come docente di clinica delle malattie nervose e mentali dal 1890 al 1923[3].

  1. ^ Cfr. L. Bianchi, "The functions of the frontal lobes", in Brain, 18 (1895) pp. 497-522.
  2. ^ Cfr. pure Dario Grossi, Luigi Trojano, Neuropsicologia dei lobi frontali. Sindromi disesecutive e disturbi del comportamento, II edizione, Bologna, Società editrice il Mulino, 2013, Prefazione.
  3. ^ Cfr. Aldo Carotenuto, Dizionario Bompiani degli Psicologi Contemporanei, Bompiani, Milano, 1992, p. 42.

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