Let It Be (album The Beatles)

Let It Be
album in studio
ArtistaThe Beatles
Pubblicazione8 maggio 1970
Durata35:13
Dischi1
Tracce12
GenereRock and roll[1]
Hard rock[1]
Pop rock[1]
EtichettaApple Records
ProduttoreGeorge Martin e Phil Spector
Registrazione2 gennaio-31 gennaio 1969

4 febbraio 1968 (Across the Universe) 3 gennaio 1970 (I Me Mine)

FormatiLP
Certificazioni originali
Dischi di platinoBandiera dell'Argentina Argentina (2)[2]
(vendite: 120 000+)
Bandiera dell'Australia Australia[3]
(vendite: 70 000+)
Bandiera della Danimarca Danimarca[4]
(vendite: 20 000+)
Bandiera della Nuova Zelanda Nuova Zelanda (2)[5]
(vendite: 30 000+)
Bandiera del Regno Unito Regno Unito[6]
(vendite: 300 000+)
Certificazioni FIMI (dal 2009)
Dischi d'oroBandiera dell'Italia Italia[7]
(vendite: 25 000+)
The Beatles Bandiera del Regno Unito - cronologia
Album precedente
(1969)
The Beatles Bandiera degli Stati Uniti - cronologia
Album precedente
(1970)
Logo
Logo del disco Let It Be
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Recensioni professionali
RecensioneGiudizio
AllMusic[1]
Ondarock
ConsequenceOfSoundC+[8]
Pitchfork[9]
Piero Scaruffi[10]

Let It Be è il dodicesimo album in studio del gruppo musicale britannico The Beatles (tredicesimo considerando anche l'album Magical Mistery Tour, in origine pubblicato come LP solo negli USA e come EP in UK). Pubblicato l'8 maggio del 1970[11], il disco vide la luce dopo che, il precedente 10 aprile, il gruppo aveva ufficializzato il proprio scioglimento. Registrato pressoché in presa diretta tra il 2 e il 31 gennaio 1969 negli studi di Twickenham e di Savile Row, nel mese di marzo del 1970 l'album venne affidato al produttore Phil Spector[12] che ne curò il missaggio e che, con l’aggiunta di cori e di arrangiamenti orchestrali, ne modificò in alcune parti il risultato finale[13]. La rivista Rolling Stone lo ha inserito nel 2020 al 342º posto della lista dei 500 migliori album[14].

  1. ^ a b c d (EN) Let It Be, su AllMusic, All Media Network.
  2. ^ (ES) Certificaciones, su Cámara Argentina de Productores de Fonogramas y Videogramas. URL consultato il 20 gennaio 2022 (archiviato dall'url originale il 6 luglio 2011).
  3. ^ (EN) ARIA Top 50 Albums for week of 25 October 2021, su aria.com.au, ARIA Charts. URL consultato il 22 ottobre 2021.
  4. ^ (DA) Let It Be, su IFPI Danmark. URL consultato il 25 gennaio 2023.
  5. ^ (EN) Official Top 40 Albums - 20 December 2021, su nztop40.co.nz, The Official NZ Music Charts. URL consultato il 18 dicembre 2021.
  6. ^ (EN) BRIT Certified, su bpi.co.uk, British Phonographic Industry. URL consultato il 5 gennaio 2020.
  7. ^ Let It Be (certificazione), su FIMI. URL consultato il 31 agosto 2020.
  8. ^ consequence.net, https://consequence.net/2009/09/album-review-the-beatles-let-it-be-remastered/.
  9. ^ pitchfork.com, https://pitchfork.com/reviews/albums/13430-let-it-be/amp/.
  10. ^ The History of Rock Music. Beatles: biography, discography, reviews, links, su scaruffi.com. URL consultato il 21 marzo 2019.
  11. ^ Lewisohn, p. 448.
  12. ^ (EN) Steve Matteo, The Beatles' Let It Be, A&C Black, 10 agosto 2004, p. 109, ISBN 9780826416346. URL consultato il 9 aprile 2017.
  13. ^ Cesare Rizzi, The Beatles, Giunti Editore, 1º gennaio 2002, p. 38, ISBN 9788809028425. URL consultato il 9 aprile 2017.
  14. ^ (EN) 500 Greatest Albums of All Time, su rollingstone.com, Rolling Stone. URL consultato il 25 novembre 2023.

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