Let It Bleed

Let It Bleed
album in studio
ArtistaThe Rolling Stones
Pubblicazione29 novembre 1969 Bandiera degli Stati Uniti
5 dicembre 1969 Bandiera del Regno Unito
Durata42:13
Dischi1
Tracce9
GenereBlues rock[1]
Hard rock[1]
Country rock[1]
EtichettaDecca Records Decca SKL 5025
London Records NPS 4
ABKCO Records
ProduttoreJimmy Miller
Registrazione16-17 novembre 1968, 10 febbraio-2 novembre 1969, Olympic Studios, Londra
Sunset Sound Studios, Los Angeles (missaggi)
Elektra Studios, Los Angeles (missaggi)
FormatiLP
Noten. 3 Bandiera degli Stati Uniti
n. 1 Bandiera della Gran Bretagna
Certificazioni
Dischi di platinoBandiera dell'Australia Australia[2]
(vendite: 70 000+)
Bandiera del Canada Canada[3]
(vendite: 100 000+)
Bandiera del Regno Unito Regno Unito[4]
(vendite: 300 000+)
Bandiera degli Stati Uniti Stati Uniti (2)[5]
(vendite: 2 000 000+)
The Rolling Stones - cronologia
Album successivo
(1970)
Singoli
  1. Honky Tonk Women / You Can't Always Get What You Want
    Pubblicato: 4 luglio 1969

Let It Bleed è un album in studio del gruppo rock britannico Rolling Stones; è l'ottavo della discografia inglese e il decimo di quella statunitense; fu pubblicato il 29 novembre 1969 negli Stati Uniti dalla London Records e il 5 dicembre 1969 dalla Decca Records nel Regno Unito.

Pubblicato poco tempo dopo la conclusione del tour americano del 1969, è l'ultimo disco dove compare Brian Jones e il primo con il suo sostituto, Mick Taylor, a causa del fatto che Jones, fondatore e leader originale del gruppo, si era gradualmente emarginato dagli altri a causa dell'abuso di stupefacenti, sia musicalmente che socialmente, e nel corso delle sedute di registrazione fu spesso assente, o non nelle condizione di contribuire fattivamente alle incisioni e così fu sostituito da Mick Taylor. In questo album Brian appare ufficialmente in soli due brani; morì dopo poco tempo, entro un mese dal suo allontanamento dalla band.

L'album raggiunse la prima posizione delle classifiche inglesi (spodestando Abbey Road dei Beatles) e la terza posizione nelle classifiche americane.

Nel 2002 l'album è stato ristampato in versione rimasterizzata dalla ABKCO Records.

Nel 2020 l'album è stato posizionato al numero 41 della classifica dei migliori 500 album di tutti i tempi della rivista Rolling Stone.[6]

  1. ^ a b c (EN) Richie Unterberger, Let It Bleed, su AllMusic, All Media Network. Modifica su Wikidata
  2. ^ (EN) Accreditations - Oct 2023 Albums (PDF), su dropbox.com, Australian Recording Industry Association. URL consultato il 16 novembre 2023.
  3. ^ (EN) Let It Bleed – Gold/Platinum, su Music Canada. URL consultato il 28 aprile 2016.
  4. ^ (EN) Let It Bleed, su British Phonographic Industry. URL consultato il 28 aprile 2016.
  5. ^ (EN) The Rolling Stones - Let It Bleed – Gold & Platinum, su Recording Industry Association of America. URL consultato il 28 aprile 2016.
  6. ^ (EN) 500 Greatest Albums of All Time, su rollingstone.com, Rolling Stone. URL consultato il 14 dicembre 2023.

From Wikipedia, the free encyclopedia · View on Wikipedia

Developed by Tubidy