La collocazione del gallo-italico nei due sistemi superiori può quindi variare nei diversi campi di studio, in quanto talvolta considerato nell'ambito delle lingue gallo-romanze e talvolta invece in quello delle lingue italo-romanze.[8]
Tra il XIII e il XV secolo diedero vita ad una lingua letteraria comune, all'epoca conosciuta come lombarda, prima dell'affermarsi della moderna lingua italiana,[12] in diglossia con la quale continueranno ad essere parlate.[13]
^Le lingue gallo-italiche sono spesso dette anche "alto-italiane" o "cisalpine", secondo il termine usato da G. B. Pellegrini fin dal 1973.
^abGalloitàlico, in Treccani.it – Vocabolario Treccani on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana. URL consultato il 23 ottobre 2022.
^ Adam Ledgeway e Martin Maiden, The Oxford Guide to the Romance Languages, Oxford University, 2016, p. 66, ISBN9780199677108.
«There is a large zone in the centre of the Romània where alla major language groups (except Romanian) are directly in contatct. […] This contact zone is characterized by numerous transitions and continuities. Gascon and Catalan form a transition between Ibero- and Gallo-Romance; Francoprovençal functions as a mediator between northern and southern Gallo-Romance; and the three dialect groups of Raeto-Romance constitute the transitional area between Gallo-Romance and Italo-Romance, especially the northern Italian dialects which are best grouped under the label 'Gallo-Italic'»
«fra l'italoromanzo ed il galloromanzo abbiamo il gruppo dei dialetti galloitalici, i quali […] formano un ponte fra l'italoromanzo ed il galloromanzo ed anzi, per certe notevoli caratteristiche, concordano forse più con quest'ultimo»
^ Marcello Barbato, La classificazione delle lingue romanze, in Le lingue romanze: Profilo storico-comparativo, Editori Laterza, 2017, p. 168, ISBN978-88-581-2848-0.
«Il dalmatico fa da ponte tra il balcanoromanzo e l'italoromanzo, il galloitalico e il "ladino" tra questo e il galloromanzo, il catalano tra il gallo- e l'iberoromanzo»
^ Lissander Brasca, 4. Mixing methods in linguistic classification, in Contested Languages: The hidden multilingualism of Europe, John Benjamins, 2021, pp. 66-67, ISBN9789027260383.
«According to the pro-Italo- tradition, Gallo-"Italic" would be genetically Gallo-Romance, but a structural-linguistic convergence has take place over the centuries, such that the ancient Gallo-"Italic" became so highly Tuscanised that, in these scholars' opinion, the classification as "Italo-Romance", or even "Italian dialects", seems more suitable for the modern geolects of Northern Italy. […] Wartburg (1967) is the only pro-Italo- study that proposed a classification for Gallo-"Italic" formally based on exclusively structural-linguistic criteria, without apparent recourse to socio-political arguments. Here Gallo-"Italic" seems to be considered Gallo-Romance in terms of genetic development, but would have then "become Italian" due to a structural convergence beginning in the Middle Ages»
^Lares, vol. 45, n. 3, Luglio-Settembre 1979, pp. 438-440.
«Carta dei Dialetti d'ltalia di Giovan Battista Pellegrini («Profilo dei dialetti italiani» a cura di Manlio Cortelazzo), Pisa, Pacini 1977 (Consiglio Nazionale delle Ricerche Centro di Studio per la Dialettologia Italiana, 5), pp. 68 e carta allegata.
La carta è stata presentata al XIII Convegno della Associazione Italiana di Cartografa, tenutosi nella terza decade dell'ottobre 1977, nella sede dell'Istituto Geografco Militare. In essa sono distinte, con altrettanti colori: 14 aree (sistemi) dialettali: franco provenzale (con due varietà); provenzale; gallo-italico (con quattro varietà); veneto; ladino (con due varietà); friulano (con tre varietà); tedesco (con quattro varietà); sloveno (con sette varietà); toscano (con sei varietà); mediano (con quattro varietà); meridionale intermedio (con quattro varietà); meridionale estremo (con tre varietà); logudonese campidanese (centro-sud sardo); sassarese-gallurese (nord sardo; con quattro varietà).»