Le litanie lauretane (dette anche litanie della beata Vergine Maria) sono una supplica[1] in forma di litania che nella Chiesa cattolica latina vengono rivolte a Dio e alla Vergine Maria. Sono così chiamate perché diventate famose per l'uso che se ne fa nella Santa Casa di Loreto a partire dalla prima metà del secolo XVI.[2] Furono approvate da un decreto pontificio di papa Sisto V nel 1587.
Le litanie contengono molti dei titoli usati formalmente e informalmente per la venerazione della Vergine Maria e sono spesso recitate da una pluralità di persone.
Si usano recitare o cantare alla fine del Rosario, e come atto di culto mariano a sé stante. In questo secondo caso, per esempio, possono costituire l'elemento portante di una celebrazione di preghiera alla Vergine, essere un canto processionale, o far parte di una celebrazione della Parola di Dio.[3]
L'appellativo "lauretane" non indica il luogo di origine di queste litanie mariane, ma il luogo che le rese celebri: Loreto. Le litanie alla Madonna sono più antiche e fu la fama del santuario di Loreto a diffonderle tra i fedeli. Oggi sono una delle preghiere più popolari alla Madre di Gesù.[2]