Localizzazione (linguistica)

Nella scienza della traduzione, la localizzazione – di indole semiotico-linguistica – è un processo di adattamento culturale di un prodotto, dispositivo o testo (in genere, la traduzione di un sito web o software), volto a renderlo fruibile dai parlanti di una data nazione (specie in vista delle locali differenze sociali e comunicative[1]); in virtù della sua natura interdisciplinare, tale processo include pure il design, l'ingegneria, il marketing e, in generale, ogni scienza necessaria al raggiungimento di tale adattamento.

Tale processo può comportare la modifica anche profonda del testo o prodotto iniziale, in linea con le teorie sull'accettabilità linguistica e dell'usabilità, e necessita dell'applicazione di tecniche specialistiche e competenze culturali e di traduzione (sia della lingua e area di origine, sia di quelle di destinazione).[2] I prodotti che possono essere oggetto di tale processo sono numerosi: dalle campagne di comunicazione alla pubblicità (televisiva, editoriale), dai film e serie televisive ai software (sistemi operativi, applicazioni e programmi), dai siti web ai manuali d'uso, dalle pubblicazioni mediche e scientifiche, sino alle etichette dei prodotti e così via.[1]

  1. ^ a b Claudia Monacelli, Traduzione, revisione e localizzazione nel terzo millennio, Franco Angeli, 2001. ISBN 8846430506
  2. ^ Clara Montella, Giancarlo Marchesini, I Saperi Del Tradurre, Franco Angeli, 2007. ISBN 9788846484734

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