London Calling

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London Calling
album in studio
ArtistaThe Clash
Pubblicazione14 dicembre 1979 (Epic - LP)[1]
1980 (Epic - CD)
1989 (Sony - CD)
1990 (Epic - CD, CS)
1999 (Sony - CD)
2000 (Epic - CD, CS)
2004 (Epic, Sony - LP, CD)
2005 (Mini-LP, solo per il mercato giapponese)[2]
Durata64:59
Dischi1 CD (doppio vinile)
Tracce19
Genere[1]Punk rock
New wave
EtichettaEpic[1]
Sony Music[1]
CBS[1]
ProduttoreGuy Stevens[3]
RegistrazioneWessex Studios, 1979
Certificazioni originali
Dischi d'oroBandiera del Canada Canada[4]
(vendite: 50 000+)
Bandiera della Francia Francia[5]
(vendite: 100 000+)
Dischi di platinoBandiera del Regno Unito Regno Unito[6]
(vendite: 300 000+)
Bandiera degli Stati Uniti Stati Uniti[7]
(vendite: 1 000 000+)
Certificazioni FIMI (dal 2009)
Dischi di platinoBandiera dell'Italia Italia[8]
(vendite: 50 000+)
The Clash - cronologia
Album precedente
(1979)
Album successivo
(1980)
Logo
Logo del disco London Calling
Logo del disco London Calling
Singoli
  1. London Calling
    Pubblicato: 7 dicembre 1979
  2. Clampdown
    Pubblicato: 28 dicembre 1979
  3. Train in Vain
    Pubblicato: 12 febbraio 1980
Recensioni professionali
RecensioneGiudizio
AllMusic
OndaRockPietra Miliare
Piero Scaruffi

London Calling è un album doppio dei The Clash uscito nel 1979, con il quale il gruppo si impose negli Stati Uniti. L'album si compone di 19 brani, accreditati a Joe Strummer e Mick Jones, tranne The Guns of Brixton di Paul Simonon, Brand New Cadillac di Vince Taylor e Revolution Rock di Jack Edwards e Danny Ray.

Il disco presenta una notevole complessità compositiva e mescolanza dei generi: sebbene non vi siano ravvisabili canzoni classificabili come puro punk, vi sono pezzi ska, come Wrong'em Boyo, insieme a brani pop come Lost in the Supermarket; altri generi in cui spazia l'album sono il reggae, il rockabilly, il rhythm and blues, il jazz[9].

London Calling compare nella lista dei 500 migliori album secondo Rolling Stone alla posizione numero 8, considerato sempre da Rolling Stone come il migliore album degli anni ottanta, essendo uscito per il mercato statunitense nel gennaio del 1980.

Con oltre due milioni di copie vendute nel mondo[10], l'album è stato certificato disco di platino nel Regno Unito[6], oltre che negli Stati Uniti[7], dando una notorietà a livello mondiale al gruppo[11].

  1. ^ a b c d e (EN) London Calling, su allmusic.com, allmusic.com. URL consultato il 6 febbraio 2009.
  2. ^ (EN) London Calling Japan Mini-LP, su allmusic.com. URL consultato il 6 febbraio 2009.
  3. ^ (EN) London Calling > Credits, su allmusic.com. URL consultato il 6 febbraio 2009.
  4. ^ (EN) London Calling – Gold/Platinum, su Music Canada. URL consultato il 10 febbraio 2015.
  5. ^ (FR) Les Certifications depuis 1973, su InfoDisc. URL consultato il 10 febbraio 2015. Selezionare "The CLASH" e premere "OK".
  6. ^ a b (EN) London Calling, su British Phonographic Industry. URL consultato il 10 febbraio 2015.
  7. ^ a b (EN) The Clash - London Calling – Gold & Platinum, su Recording Industry Association of America. URL consultato il 10 febbraio 2015.
  8. ^ London Calling (certificazione), su FIMI. URL consultato il 23 aprile 2019.
  9. ^ E. Cilia, F. Guglielmi. Rock. I 500 dischi fondamentali. p. 71
  10. ^ (EN) 8) London Calling, su rollingstone.com, 11 novembre 2003. URL consultato il 15 gennaio 2009 (archiviato dall'url originale il 10 aprile 2010).
  11. ^ (EN) Allan Jones, Death or Glory, su strummernews.com, Uncut, 03-2003. URL consultato il 17 gennaio 2009 (archiviato dall'url originale il 7 ottobre 2008).

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