Louis Jean Nicolas Lejoille

Louis Jean Nicolas Lejoille
Il Commodoro Lejoille in un ritratto del pittore Auguste Maurin
NascitaSaint-Valery-sur-Somme, 11 novembre 1759
MorteBrindisi, 9 aprile 1799
Dati militari
Paese servito Regno di Francia
Bandiera della FranciaPrima Repubblica francese
Forza armataMarine royale
Marine révolutionnaire française
Anni di servizio1780-1799
GradoCommodoro
GuerreGuerra d'indipendenza americana
Guerre rivoluzionarie francesi
BattaglieBattaglia del Nilo
Assedio di Corfù (1798-1799)
Comandante dicorvetta Celeste
fregata Alceste
vascello Généreux
dati tratti da Biographie maritime ou notices historiques sur la vie et les campagnes des marins célèbres français et étrangers. Vol.3[1]
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Louis Jean Nicolas Lejoille (Saint-Valery-sur-Somme, 11 novembre 1759Brindisi, 9 aprile 1799) è stato un militare e marinaio francese, entrato in marina giovanissimo come mozzo su una nave mercantile. Prese parte come ufficiale ausiliario alla guerra d'indipendenza americana, imbarcato sulla nave ausiliaria Degranbourg, distinguendosi nella battaglia di Porto Praya (16 aprile 1781). Al termine delle ostilità ritornò all'attività commerciale, ma nel 1793 fu richiamato in servizio attivo a Brest, posto al comando della corvetta Celeste. Si distinse subito catturando il brick inglese da 18 cannoni Shout durante il viaggio di trasferimento della corvetta a Tolone. Assunto il comando della fregata Alceste, l'8 marzo 1795 impegnò combattimento contro il superiore vascello inglese Berwick da 64 cannoni, catturandolo dopo un breve combattimento. Nel 1798, con l'inizio della Spedizione in Egitto del generale Napoleone Bonaparte assunse il comando del vascello Généreux, assegnato alla divisione d'avanguardia della flotta del viceammiraglio François-Paul Brueys D'Aigalliers. Combatte nella battaglia del Nilo, riuscendo quasi a catturare il vascello inglese da 74 cannoni Bellerophon, e poi a lasciare senza danni la rada di Abukir. Durante il viaggio di ritorno a Corfù, il 18 agosto 1798 impegno combattimento contro il vascello inglese da 54 cannoni Leander catturandolo. Si distinse successivamente nella fasi dell'assedio di Corfù (1798-1799), dove perse la vita. Viene considerato dagli storici francesi come uno dei più capaci comandanti della flotta francese dell'epoca.

  1. ^ Hennequin 1835, p. 289.

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