Lucio Fulci

Lucio Fulci nel 1994

Lucio Fulci (Roma, 17 giugno 1927Roma, 13 marzo 1996) è stato un regista, sceneggiatore, attore e paroliere italiano.

È stato un cineasta completo che ha lasciato un segno indelebile nel cinema di genere italiano, affrontando ogni tipo di pellicola senza pregiudizi e con la massima professionalità, spesso a fronte di budget piuttosto ristretti.[1]

Oltre alla propria carriera cinematografica, Fulci fu attivo anche come paroliere, scrivendo classici della musica leggera quali 24.000 baci ed Il tuo bacio è come un rock (ambedue cantate da Adriano Celentano) e come autore di racconti brevi.

Inizialmente al lavoro con film comici e gialli, si dedicò alla fine degli anni settanta al genere horror, realizzando film come Zombi 2, la celebre Trilogia della morte (Paura nella città dei morti viventi, ...e tu vivrai nel terrore! - L'aldilà e Quella villa accanto al cimitero), che gli fecero guadagnare da alcuni critici cinematografici francesi e americani gli appellativi di poeta del macabro e Godfather of gore.[2][3] Il giallo Non si sevizia un paperino del 1972 è considerato il suo capolavoro.[1][4] Altri celebri film del regista sono i gialli Sette note in nero e Lo squartatore di New York.[5]

I film sono stati rivalutati solo dopo molti anni dalla critica italiana, e sono considerati dei capisaldi del genere splatter.[1] Inoltre sono stati omaggiati da registi internazionali, tra i quali Sam Raimi e Quentin Tarantino, che hanno inserito nelle loro pellicole varie citazioni dei film di Fulci.

Fulci si considerava un "terrorista dei generi", poiché dirigendo un classico film di genere (sia esso una commedia, un horror, un thriller o uno spaghetti western) vi inseriva temi e stili personali, cercando di provocare e scioccare lo spettatore:[3]

«Alcuni mi ritengono completamente pazzo perché tento sempre di uscire dal genere, tento di essere un terrorista del genere. Sto dentro, ma ogni tanto metto la bomba che tenta di far deflagrare il genere. Infatti ne ho trascorsi tanti, di generi...»

  1. ^ a b c Chianese e Lupi.
  2. ^ Romagnoli 2014.
  3. ^ a b Perché Lucio Fulci?, in Albiero e Cacciatore, p. 15.
  4. ^ Giovanni Ziccardi, Il diritto al cinema: cent'anni di courtroom drama e melodrammi giudiziari, Giuffrè Editore, 1º gennaio 2010, ISBN 9788814151347. URL consultato il 12 febbraio 2016.
  5. ^ Roberto Poppi, I registi: dal 1930 ai giorni nostri, Gremese Editore, 1º gennaio 2002, ISBN 9788884401717. URL consultato il 12 febbraio 2016.
  6. ^ Albiero e Cacciatore.

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