Grazie soprattutto al brevissimo intenso ritratto che ne ha lasciato Quinto Orazio Flacco, è stato consacrato dalla tradizione successiva come archetipo del maestro pignolo, retrivo e irascibile.
^De Carlo, p. 299: «Orbilius è gentilizio rarissimo, con due sole attestazioni epigrafiche a Roma, rinvenute nel sepolcreto sulla via Salaria 134, in una delle due, purtroppo frammentaria, si legge il cognomen Pupillus.»
^Orbilius Pupillus è traducibile con "orfanello minorenne" (vedi il lemma Pupillus nel Dizionario Olivetti, per cui il pupillus era il soggetto che necessitava di tutela parentale in caso di morte dei genitori fino ai 25 anni.
^Coppola, p. 118: «Posso dire con certezza che ancora oggi in Benevento, delle antiche statue allineate sulla facciata del Duomo, una ve ne mostrano che dicono fosse già quella di Orbilio: ma i più non sanno chi fosse Orbilio, e lo credono un santo, o almeno un uomo di chiesa...»