Lucio Orbilio Pupillo

La statua in alto a destra sulla facciata del duomo di Benevento raffigurerebbe Orbilio[6].

Lucio[1] Orbilio[2] Pupillo[3], meglio conosciuto semplicemente come Orbilio (in latino Lucius Orbilius Pupillus; Benevento, 114-113 a.C.[4]Roma, 14-13 a.C.[5]), è stato un grammatico e didatta romano.

Grazie soprattutto al brevissimo intenso ritratto che ne ha lasciato Quinto Orazio Flacco, è stato consacrato dalla tradizione successiva come archetipo del maestro pignolo, retrivo e irascibile.

  1. ^ Funaioli, p. 134: il praenomen Lucio è testimoniato dal solo Svetonio.
  2. ^ De Carlo, p. 299: «Orbilius è gentilizio rarissimo, con due sole attestazioni epigrafiche a Roma, rinvenute nel sepolcreto sulla via Salaria 134, in una delle due, purtroppo frammentaria, si legge il cognomen Pupillus.»
  3. ^ Orbilius Pupillus è traducibile con "orfanello minorenne" (vedi il lemma Pupillus nel Dizionario Olivetti, per cui il pupillus era il soggetto che necessitava di tutela parentale in caso di morte dei genitori fino ai 25 anni.
  4. ^ 114 secondo Bernert; Smith indica invece il 113.
  5. ^ 14 secondo Bernert; Smith indica invece il 13.
  6. ^ Coppola, p. 118: «Posso dire con certezza che ancora oggi in Benevento, delle antiche statue allineate sulla facciata del Duomo, una ve ne mostrano che dicono fosse già quella di Orbilio: ma i più non sanno chi fosse Orbilio, e lo credono un santo, o almeno un uomo di chiesa...»

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