Lucio della Torre

Lucio Antonio della Torre e Valsassina (Fagagna, 28 febbraio 1695Gradisca d'Isonzo, 3 luglio 1723) è stato un nobile italiano, appartenente alla famiglia Della Torre.

Figlio di Sigismondo della Torre e della nobile veneziana Cecilia Mocenigo, fu signore di Noale, Villalta, Ciconicco, San Vito di Fagagna e Cargnacco e un famoso brigante e assassino che imperversò per i territori della Serenissima a capo di una banda di bravi e briganti, compiendo ogni sorta di crimini che vanno dal furto allo stupro e all'assassinio. Condannato in contumacia dal Consiglio dei Dieci nel 1717 per una lunga serie di delitti (tra i quali cospirazione contro lo Stato e brigantaggio), si rifugia a Gorizia, all'epoca in territorio imperiale, e nei cinque anni successivi conduce la grama vita dell'esule.

Nel 1722 tuttavia, con la complicità della sua amante Marianna Strassoldo e il figlio di lei Niccolò, ordisce un complotto per assassinare la moglie Eleonora di Madrisio, così da poter contrarre un matrimonio riparatore con Lodovica Strassoldo, rimasta incinta a seguito di una relazione col giovane conte. L'indignazione suscitata dall'efferatezza del delitto attirò su di lui sia la polizia veneziana che quella austriaca; quest'ultima lo arrestò a Farra d'Isonzo, dove il Torriano si era rifugiato assieme ai suoi complici.

A seguito di un processo durato un anno, viene condannato a morte e giustiziato per decapitazione il 3 luglio 1723 all'età di 28 anni.


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