«Non ricordo che dei popoli siano riusciti a molto con la sola disciplina. Sono anzi sicuro che senza un substrato nel campo economico, o sociale, o morale, o religioso, nulla di veramente notevole possa attuarsi. Anzi sono convinto che, senza tale substrato, la disciplina non sia altrimenti attuabile che come manifestazione della paura e dell'ignoranza»
Luigi Canali | |
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Soprannome | Capitano Neri |
Nascita | Como, 16 marzo 1912 |
Morte | presumibilmente 7 maggio 1945 |
Cause della morte | probabile omicidio |
Luogo di sepoltura | ignoto |
Dati militari | |
Paese servito | Italia |
Corpo | CVL |
Grado | Capo di stato maggiore |
Guerre | Resistenza italiana |
Comandante di | 52ª Brigata Garibaldi "Luigi Clerici" |
Altre cariche | Ragioniere |
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Luigi Pietro Canali, nome di battaglia Neri ma comunemente chiamato Capitano Neri (Como, 16 marzo 1912 – 7 maggio 1945, presumibilmente), è stato un partigiano ed esperantista italiano intellettuale, attivo militante comunista e antifascista. Fu Capo di stato maggiore della 52ª Brigata Garibaldi "Luigi Clerici", vice Comandante del Raggruppamento Brigate d'Assalto Garibaldi Lombardia del Comasco e della bassa Valtellina e Comandante della 1ª Divisione Garibaldi.
Ebbe un ruolo di primo piano durante i "fatti di Dongo" e nell'esecuzione di Mussolini il 28 aprile 1945. Secondo alcune versioni è ritenuto colui che scaricò due colpi di pistola di grazia sul corpo ormai agonizzante del Duce[2].