Luigi Poletti (architetto)

Narciso Malatesta, Ritratto di Luigi Poletti, 1870, Museo civico di Modena

Luigi Poletti (pron. Polétti[1]; Modena, 28 ottobre 1792[2]Milano, 2 agosto 1869) è stato un ingegnere, architetto e filantropo italiano, rappresentante di spicco della scuola neoclassica in età post-napoleonica. Attivo a Roma tra il secondo e il terzo quarto dell'Ottocento, Poletti fu incontestabilmente l'architetto di punta nell'ambiente romano della sua epoca, nonostante il numero relativamente esiguo di realizzazioni effettive[3].

Il suo più importante lavoro fu l'intervento di ricostruzione che egli compì sulla Basilica di San Paolo fuori le mura, dal 1833[1] al 1869, dopo le distruzioni causate dall'incendio del 1823.

Si devono a lui anche alcuni interventi in ambito monumentale, come la Colonna dell'Immacolata nelle adiacenze di piazza di Spagna. Progettò e edificò, inoltre, alcune architetture teatrali, con realizzazioni commissionategli nelle città di Fano, Terni e Rimini. Dai suoi disegni sono noti numerosi allestimenti effimeri realizzati in occasione di feste e solennità nella città di Roma, in particolar modo allestimenti di natura architettonica sul colle Pincio e luminarie e fuochi d'artificio a Castel Sant'Angelo.

  1. ^ a b Polétti, Luigi, in Treccani.it – Enciclopedie on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana. URL consultato il 23 settembre 2014.
  2. ^ Monica Vaccari et al., Luigi Poletti. Architetto (1792-1869), op. cit., 1992, p. 35
  3. ^ Ashton Rollins Willard, History of modern Italian art, 1902, cit., p. 527 (on line su Internet Archive)

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