Luigi Vanvitelli

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Giacinto Diano, Luigi Vanvitelli (1765; olio su tela, Reggia di Caserta)

Luigi Vanvitelli[1] (Napoli, 12 maggio 1700Caserta, 1º marzo 1773) è stato un architetto e pittore italiano.

Vanvitelli è considerato uno dei maggiori interpreti del periodo del Rococò e del Neoclassicismo. Eseguì un cospicuo numero di opere che ancor oggi caratterizzano il paesaggio di varie città italiane: a Caserta la scenografica Reggia, alla quale il suo nome è tuttora indissolubilmente legato, e l'imponente acquedotto Carolino; ad Ancona il grande Lazzaretto, su un'isola artificiale pentagonale da lui realizzata, e la chiesa del Gesù; a Napoli il Foro Carolino, il palazzo Doria d'Angri, il Palazzo Calabritto e La casina Vanvitelliana nella vicina Bacoli; a Roma il difficile restauro della Basilica di Santa Maria degli Angeli.

Si affermò in seguito a Roma per la partecipazione ai concorsi per la Fontana di Trevi e per la facciata di San Giovanni in Laterano: i suoi progetti, pur non risultando vincitori, furono molto apprezzati e ne rivelarono l'estro artistico[2]. Assurto a notorietà, fu molto attivo in centro Italia, in particolare ad Ancona e a Roma, per poi essere assunto al servizio di Carlo di Borbone per il quale realizzò, a partire dal 1752, la Reggia di Caserta. Nel 2016 gli è stata intitolata la Seconda università di Napoli, divenuta l'Università degli Studi della Campania "Luigi Vanvitelli".

  1. ^ Anche se figlio di Caspar van Wittel, il suo nome fu italianizzato fin dalla nascita. Cfr. l'Atto di Battesimo pubblicato in Giorgio Morelli, Appunti bio-bibliografici su Gaspar e Luigi Vanvitelli, in Archivio della Società romana di storia patria, 1932, 92-120.
  2. ^ Pietro Carreras, Studi su Luigi Vanvitelli, La nuova Italia, 1977 (pagina 10)

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