Luigi XI di Francia

Luigi XI di Francia
Luigi XI con il collare dell'Ordine di San Michele
Ritratto attribuito a Jacob de Littemont, olio su tela, 1469 circa
Re di Francia
Stemma
Stemma
In carica22 luglio 1461 –
30 agosto 1483
(22 anni e 39 giorni)
IncoronazioneCattedrale di Reims, 15 agosto 1461
PredecessoreCarlo VII
SuccessoreCarlo VIII
Altri titoliDelfino del Viennois (1423-1461)
NascitaBourges, 3 luglio 1423
MorteCastello di Plessis-lez-Tours, 30 agosto 1483 (60 anni)
Luogo di sepolturaBasilica di Notre-Dame, Cléry-Saint-André
Casa realeValois
DinastiaCapetingi
PadreCarlo VII di Francia
MadreMaria d'Angiò
ConiugiMargherita di Scozia
Carlotta di Savoia
FigliLuigi
Gioacchino
Luisa
Anna
Giovanna
Francesco
Carlo
Francesco
ReligioneCattolicesimo
Firma

Luigi XI, detto il Prudente, in francese Louis XI le Prudent (Bourges, 3 luglio 1423Plessis-les-Tours, 30 agosto 1483), è stato re di Francia dal 1461 fino alla sua morte.

Figlio e successore di Carlo VII, sesto re della casata dei Valois, e di Maria d'Angiò, proseguì l'opera paterna riportando l'unità e la stabilità nel paese dopo le devastazioni della guerra dei cent'anni. A lui si deve il rientro tra i domini reali di importanti feudi come i ducati di Borgogna, di Angiò e di Maine, la Piccardia o nuovi importanti feudi come la contea di Provenza.

Luigi si ribellò al padre nel 1440, che lo perdonò in cambio della sottomissione, ma alla fine lo bandì dalla corte per le sue costanti macchinazioni. Fu infatti soprannominato "l'Astuto" (in francese le rusé) e "il ragno universale", sia per la cinica abilità e la costanza a tessere trame che per lo sviluppo del sistema postale e stradale che il suo regno conobbe.

Sposatosi con Carlotta di Savoia contro il volere paterno, dovette rifugiarsi in Borgogna presso Filippo il Buono, uno dei maggiori avversari del padre. Morto Carlo VII, non presiedette alle esequie e prese possesso del reame poche settimane dopo.

Negli anni successivi dovette affrontare la minaccia di Carlo il Temerario, duca di Borgogna, che isolò dagli alleati inglesi con il trattato di Picquigny, mettendo formalmente fine alla guerra dei cent'anni (anche se gli ultimi combattimenti avvennerò più di vent'anni prima), e alla sua morte poté riacquistare numerosi territori al dominio francese.

Risolte le minacce esterne, consolidò il potere reale eliminando i vassalli più riottosi e rinforzò l'economia e l'unità del regno. Morì il 30 agosto 1483 e gli succedette il figlio minore Carlo VIII.

Nel romanzo Notre-Dame de Paris di Victor Hugo, ambientato a Parigi nel 1482, è il sovrano in carica.


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