Luigi de Margherita

«Piccolo di statura, butterato di volto, con occhietti nascosti sotto una fronte prominente e non vasta, con voce poco sonora, a primo aspetto, come non trovavi in lui bellezza né imponenza, non ti accadeva di scorgere mostra nessuna di uomo di vaglia; ma quando si metteva a parlare, poi ad arringare, man mano quei suoi occhietti s'animavano, la voce anch'essa diventava meno sorda, il volto tutto pareva rischiararsi, e la lucidità ed evidenza del discorso, la potenza dell'argomentazione, l'eleganza della parola, che diventavano vera eloquenza, trasfiguravano quell'ometto e gli davano non so che grandezza e autorità»

Luigi de Margherita

Ministro di grazia e giustizia e affari ecclesiastici del Regno di Sardegna
Durata mandato30 marzo 1849 –
20 dicembre 1849
MonarcaVittorio Emanuele II di Savoia
Capo del governoClaudio Gabriele de Launay
Massimo d'Azeglio
PredecessoreCesare Cristiani di Ravarano
SuccessoreGiuseppe Siccardi

Senatore del Regno di Sardegna
Durata mandato22 dicembre 1848 –
20 maggio 1856
Legislaturadalla I (nomina 19 dicembre 1848) alla V
Tipo nominaCategoria: 20
Incarichi parlamentari
Commissioni:
  • Membro della Commissione per l'esame del progetto di legge sul primo libro del Codice civile (9 marzo 1850; 20 giugno 1853)
  • Membro della Commissione per l'esame del progetto di legge sul contratto del matrimonio civile (12 luglio 1852)
  • Membro della Commissione per l'esame del progetto di legge sul Codice penale militare (21 gennaio 1856)
Sito istituzionale

Sindaco di Torino
Durata mandato31 dicembre 1848 –
7 aprile 1849
PredecessoreVittorio Colli di Felizzano - Giovanni Nigra
SuccessoreCarlo Pinchia

Dati generali
Titolo di studioLaurea in giurisprudenza
UniversitàUniversità di Torino
ProfessioneDocente universitario e magistrato

Francesco Maria Luigi de Margherita (Demargherita) (Torino, 9 ottobre 1783Torino, 20 maggio 1856) è stato un avvocato, politico e giurista italiano, che si adoperò per riformare in senso liberale e laico le istituzioni del Regno di Sardegna[1].

  1. ^ a b Dario Poto, Giuristi subalpini tra avvocatura e politica. Studi per una storia dell'avvocatura piemontese dell'Otto e Novecento, Torino, Alpina, 2006, pp. 16-24

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