MUD Object Oriented

MOO (MUD Object Oriented) è un sofisticato programma informatico che permette a più utenti di collegarsi da remoto, normalmente via Internet, ad un ambiente condiviso che contiene stanze ed oggetti. All'interno di esso è quindi possibile interagire, sia con l'ambiente che con gli altri utenti, in tempo reale.

Il primo e più utilizzato server MOO è LambdaMOO, sviluppato da Pavel Curtis alla Xerox Corporation.

Il più famoso MOO italiano è stato "Little Italy MOO"[1] un esperimento del Dipartimento di Scienze dell'Informazione dell'Università degli Studi di Milano, sotto la direzione del Prof. Giovanni Degli Antoni, il suo scopo era studiare le interazioni sociali all'interno di un ambiente virtuale autoconsistente e che si sarebbe accresciuto e sviluppato in maniera autonoma sotto la spinta delle relazioni e dei bisogni generati da tali interazioni. Basandosi su tali premesse quindi l'ambiente era profondamente diverso da un gioco di ruolo, il che fa capire meglio in cosa un MOO fosse diverso da un MUD, nel primo la parte ludica non è presente o lo è solo come modulo a parte utilizzabile alla stregua di qualsiasi altra "libreria", nel MOO lo scopo è sostanzialmente l'interazione e l'evoluzione sociale.

Vi furono progetti di utilizzo dei MOO anche come "gestore di gruppi di lavoro"[2] per permettere a sviluppatori coinvolti in un progetto software di interagire e collaborare tra di loro a distanza allocando risorse software e compiti virtuali associati a risorse e compiti ben definiti nella realtà.


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