Una macchina da presa cinematografica o macchina da presa[1] (per ellissi) o cinepresa, è un apparato (simile ad una fotocamera) che registra sequenze di immagini fotografiche in rapida successione temporale, su una pellicola cinematografica continua, in modo fotochimico e sfruttando la luce e l'ottica.[1] La pellicola utilizzata da tali apparecchi è costituita di celluloide, poliestere o altro materiale analogo emulsionato ed è tipicamente fornita di perforazioni per mantenere inalterato nel tempo il particolare trascinamento meccanico della stessa, pur esistendoci alcune eccezioni.[1]
La sequenza delle singole immagini (in genere, 24 fps o fotogrammi per secondo) così ottenute su pellicola, potrà poi essere riprodotta mediante un proiettore cinematografico, ricreando una immagine animata.[1] La macchina da presa viene utilizzata espressamente nel contesto dell'arte cinematografica, ma anche in altri contesti quale la documentazione di eventi (giornalismo) o di paesaggi (documentari), ecc. Infatti, prima dell'uso quotidiano della televisione, molti programmi di informazione e documentari, venivano proiettati al cinema.