Madame Bovary | |
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Titolo originale | Madame Bovary. Mœurs de province |
Altri titoli | La signora Bovary |
Frontespizio dell'edizione francese del 1857 | |
Autore | Gustave Flaubert |
1ª ed. originale | 1856 |
1ª ed. italiana | 1881 |
Genere | romanzo |
Sottogenere | realismo |
Lingua originale | francese |
Ambientazione | Tôtes, Ry, Yonville, Rouen |
Protagonisti | Emma Rouault (Madame Bovary) |
Coprotagonisti | Charles Bovary |
Antagonisti | Monsieur Lheureux |
Altri personaggi | Rodolphe Boulanger, Leon Dupuis, Heloise Dubuc, Abbé Bournisien, Monsieur Charles-Denis-Bartholomé-Bovary, Berthe Bovary |
Madame Bovary. Mœurs de province, abbreviato normalmente in Madame Bovary, è uno dei romanzi più importanti di Gustave Flaubert, pubblicato dapprima a puntate sul giornale «La Revue de Paris» tra il 1 ottobre e il 15 dicembre 1856. La storia è quella della moglie di un medico di provincia, Emma Bovary, che allaccia relazioni adulterine e vive al di sopra dei suoi mezzi per sfuggire alla noia, alla banalità e alla mediocrità della vita di provincia. Si tratta di una delle maggiori opere della letteratura francese e mondiale.
Appena uscì il romanzo, fu attaccato dai pubblici inquirenti del Secondo Impero per immoralità e oscenità. Il processo di Flaubert iniziò nel gennaio 1857 e rese la storia immensamente famosa. Dopo l'assoluzione dell'autore il 7 febbraio 1857[1], il romanzo fu pubblicato in libro, in due volumi, il 15 aprile 1857 presso Michel Lévy frères. La prima tiratura di 6750 copie ebbe immediato successo per l'epoca: fu esaurita in due mesi[2]. Questo romanzo è considerato uno dei primi esempi di romanzo realista. Una delle prime edizioni fu illustrata dal pittore Charles Léandre.
L'opera attinge alla vera arte nei dettagli e negli schemi nascosti: Flaubert era un perfezionista della scrittura e si faceva un vanto di essere alla perenne ricerca de le mot juste (la parola giusta). Per scrivere i suoi testi faceva affidamento sulle sue conoscenze mediche, per esempio quando parla di arsenico, veleno da lui utilizzato nell'arco della sua vita, seppur con parsimonia.