Malalai Joya

Malalai Joya ad un raduno per la pace a Vancouver, in Canada

Malalai Joya (Pashtu: ملالۍ جویا; Provincia di Farah, 25 aprile 1978) è un'attivista, scrittrice ed ex politica afghana.[1]

Malalai Joya visita una scuola femminile nella provincia afghana di Farah

Eletta come membro della loya jirga dalla provincia di Farah, il 17 dicembre 2003 ha denunciato nell'assemblea riunita per ratificare la costituzione dell'Afghanistan la presenza di persone da lei definite "signori e criminali di guerra" e da allora ha subito diverse minacce di morte e deve vivere sotto scorta. Da tempo vive in Spagna.[2]

Nel maggio 2007, Joya è stata sospesa dal suo ruolo di membro del parlamento sulla base di insulti ad un suo collega durante una trasmissione televisiva. La sua sospensione, a cui ha fatto appello successivamente, ha generato forti proteste a livello internazionale, tra le quali una dichiarazione firmata da scrittori e intellettuali, quali Naomi Klein e Noam Chomsky, e politici appartenenti ai parlamenti di Canada, Germania, Regno Unito, Italia e Spagna.[3] È stata paragonata a Aung San Suu Kyi, simbolo del movimento democratico in Birmania.[4]

È stata definita nel 2007 "la donna più coraggiosa dell'Afghanistan" dalla BBC.[5] Nel 2010, la rivista Time ha inserito Malalai Joya nella sua lista annuale delle 100 persone più influenti al mondo.[6] La rivista Foreign Policy l'ha inserita nella sua lista annuale dei 100 maggiori pensatori al mondo.[7] Nel marzo 2011, The Guardian l'ha inserita tra le 100 princiopali donne attiviste.[8]

  1. ^ (EN) Profile: Malalai Joya, in BBC News, 12 novembre 2005. URL consultato il 28 ottobre 2019.
  2. ^ Angela Napoletano, Donne afghane. Intervista a Malalai Joya, in Avvenire, 12 febbraio 2023. URL consultato il 16 aprile 2023.
  3. ^ (EN) Appello internazionale su Znet Archiviato il 3 agosto 2009 in Internet Archive.
  4. ^ (EN) Malalai Joya: "truth has a very strong voice" Archiviato il 2 agosto 2009 in Internet Archive.
  5. ^ (EN) 'The Bravest Woman in Afghanistan': Malalai Joya Speaks Out Against the Warlord-Controlled Afghan Government & U.S. Military Presence, in Democracy Now!, 19 giugno 2007. URL consultato l'8 dicembre 2008.
  6. ^ (EN) Ayaan Hirsi Ali, The 2010 TIME 100: Heroes: Malalai Joya, in Time, 29 aprile 2010. URL consultato il 29 aprile 2010 (archiviato dall'url originale il 2 maggio 2010).
  7. ^ (EN) The FP Top 100 Global Thinkers, in Foreign Policy, 1º dicembre 2010. URL consultato il 28 novembre 2010 (archiviato dall'url originale il 2 dicembre 2010).
  8. ^ (EN) Emine Saner, Malalai Joya: Afghan politician and human rights campaigner who has shown phenomenal courage, in The Guardian, 8 marzo 2011. URL consultato l'8 marzo 2011.

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