Malik Shah I | |
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Illustrazione che ritrae l'investitura di Malik Shah I tratta dal Jami' al-tawarikh del XIV secolo | |
sultano dell'impero selgiuchide Amir al-Mu'minin | |
In carica | 15 dicembre 1072 – 19 novembre 1092 |
Predecessore | Alp Arslan |
Successore | Mahmud I |
Nascita | Esfahan, 16 agosto 1055 |
Morte | Baghdad, 19 novembre 1092 (37 anni) |
Luogo di sepoltura | Esfahan |
Dinastia | Selgiuchidi |
Padre | Alp Arslan |
Consorte | Terken Khatun Zubayda Khatun Taj Safariyya Khatun |
Figli | Berkyaruq Muhammad I Tapar Ahmed Sanjar Mahmud I Ahmed Dawud Tughril Amir Khumarin Abdul Qasim Altri due figli Mah-i Mulk Khatun Sitara Khatun Terken Khatun Salkim Khatun Safiya Khatun Gawhar Khatun Ismah Khatun Altre tre figlie |
Religione | Islam sunnita |
Jalāl al-Dawla Abū l-Fatḥ Malikshāh, meglio noto come Malik Shah I o Melik Şah I (in persiano ملكشاه; in turco: Melikşah; Esfahan, 16 agosto 1055 – Baghdad, 19 novembre 1092), è stato il terzo sultano dell'Impero selgiuchide, dopo Tughril Bey e Alp Arslan. Apparteneva alla dinastia omonima e regnò dal 1072 al 1092.
L'Impero bizantino, in seguito alla sconfitta inflittagli da suo padre Alp Arslan nella battaglia di Manzikert del 1071, perse la propria influenza sull'Anatolia e l'impero selgiuchide arrivò a controllare parti dell'Arabia, della Mesopotamia e alcune aree presso il Golfo persico.
Malikshāh riuscì ad espandere il controllo sulla Siria e istituì sultanati vassalli a Edessa, Aleppo e Damasco.
Alla fine del suo regno scoppiarono alcune rivolte, inclusa una, capeggiata da Suleyman ibn Qutulmish (il cui padre era stato cugino di Alp Arslan), che si autoproclamò sultano di Rūm, stabilendo la capitale del nuovo regno presso Nicea. Nello stesso periodo vide la luce un altro sultanato: quello dei Danishmendidi, nell'Anatolia orientale e centrale.
In Siria-Palestina, chiamato in suo soccorso da Atsız Ibn Uvak, inviò suo fratello Tutush, che eliminò l'esponente turco, che aveva preso Damasco e Gerusalemme e che aveva tentato di entrare anche nell'Egitto fatimide per conquistarlo. Al posto di Atsız destinò il turcomanno Artuq, alla cui morte gli succedettero, l'uno dopo l'altro, i suoi due figli, l'ultimo dei quali, Īlghāzī, governò fino al 1098, quando dovette cedere di nuovo Gerusalemme ai Fatimidi, alla vigilia della conquista crociata.
Gli succedette Mahmud I.