Manihot esculenta

Manioca
Manihot esculenta
Classificazione APG IV
DominioEukaryota
RegnoPlantae
(clade)Angiosperme
(clade)Mesangiosperme
(clade)Eudicotiledoni
(clade)Eudicotiledoni centrali
(clade)Superrosidi
(clade)Rosidi
(clade)Eurosidi
(clade)COM
OrdineMalpighiales
FamigliaEuphorbiaceae
SottofamigliaCrotonoideae
TribùManihoteae
GenereManihot
Classificazione Cronquist
DominioEukaryota
RegnoPlantae
DivisioneMagnoliophyta
ClasseMagnoliopsida
OrdineEuphorbiales
FamigliaEuphorbiaceae
GenereManihot
SpecieM. esculenta
Nomenclatura binomiale
Manihot esculenta
Crantz
Manihot esculenta: radici commestibili, protette con la cera

La manioca (Manihot esculenta Crantz), anche nota come cassava o yuca, è una pianta della famiglia delle Euforbiacee originaria del Sudamerica[1].

È un arbusto perenne coltivato per le sue radici tuberizzate commestibili, molto ricche in amido e prive di glutine, che costituiscono una parte importante della dieta quotidiana di molte popolazioni, soprattutto africane, tra le latitudini 30° Nord e 30° Sud. La radice viene preparata e cucinata in moltissimi diversi modi; tra l'altro, se ne ricava una fecola nota come tapioca.

La specie è coltivata in gran parte delle regioni tropicali e subtropicali. Con una produzione stimata dalla FAO per il 2020 in 303 milioni di tonnellate ottenute su 28,2 milioni di ettari,[2] la manioca è la terza coltura alimentare più importante nelle aree tropicali[3] dopo riso e mais, e la sesta al mondo[4], e una delle principali fonti di cibo per molte popolazioni dell'Africa sub-sahariana.[5]

Coltura relativamente poco esigente, si adatta a quasi tutti i tipi di rotazioni e sequenze di colture e di consociazioni e può essere coltivata in sistemi estremamente diversi. Ciò la rende molto adatta alle strategie di gestione del rischio degli agricoltori che, in sistemi colturali caratterizzati da basso impiego di manodopera, devono fare i conti con suoli a limitata fertilità e condizioni climatiche, economiche e politiche altamente incerte. Inoltre, la raccolta è molto plastica e dura da sei a ventiquattro mesi, rendendo quindi le radici disponibili tutto l'anno e garantendo così una buona produzione per i periodi di magra. Oltre alla radice, le famiglie coltivatrici ricavano combustibile dai fusti e foraggio dalle foglie. In alcune regioni, anche le foglie giovani sono una fonte significativa di proteine e di vitamine. Capace di fornire un importante contributo alla sicurezza alimentare e alla riduzione della povertà, è sempre più parte di una catena del valore orientata all'approvvigionamento delle città e dell'industria. Di fronte ai cambiamenti globali e in particolare al riscaldamento globale, questa pianta ha caratteristiche di resilienza che potrebbero aumentare ulteriormente la sua importanza nei paesi tropicali.

  1. ^ (EN) Manihot esculenta, su Plants of the World Online, Royal Botanic Gardens, Kew. URL consultato il 2 gennaio 2023.
  2. ^ (EN) FAOSTAT, su fao.org, Food And Agriculture Organization. URL consultato il 25 aprile 2022.
  3. ^ Lominda Afedraru, Uganda to launch innovative gene-edited cassava research, su Alliance for Science, 31 gennaio 2019. URL consultato il 15 agosto 2021 (archiviato dall'url originale il 15 agosto 2021).
  4. ^ Allianz, Food security: Ten Crops that Feed the World, su knowledge.allianz.com, Allianz.
  5. ^ Claude Fauquet e Denis Fargette, African Cassava Mosaic Virus: Etiology, Epidemiology, and Control. In «Plant Disease» 74 (6), 1990, pp. 404-11. Consultabile online Copia archiviata (PDF), su apsnet.org. URL consultato il 6 maggio 2008 (archiviato dall'url originale il 9 aprile 2008).

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