Il termine marce della morte (in tedesco Todesmärsche) si riferisce ai movimenti forzati di decine di migliaia di prigionieri, principalmente ebrei ma anche prigionieri di guerra, civili, omosessuali e Testimoni di Geova[1], dai campi di concentramento situati nella odierna Polonia, che nell'inverno del 1944-45 stavano per essere raggiunti dalle forze sovietiche, verso altri lager all'interno della Germania.[2][3]