Marco Porcio Catone Uticense

Marco Porcio Catone Uticense
Pretore della Repubblica romana
Jean-Baptiste Roman e François Rude (1832-1835), Catone Uticense legge il Fedone prima di togliersi la vita. Museo del Louvre, Parigi.
Nome originaleMarcus Porcius Cato Uticensis
Nascita95 a.C.
Roma
Morte12 aprile 46 a.C.
Utica
ConiugeAtilia
Marzia
FigliMarco
Porcia
GensPorcia
PadreMarco Porcio Catone Saloniano il Giovane
MadreLivia Drusa
Tribuno militare67 a.C.
Questura64 a.C.
58 a.C. in Cipro
Tribunato della plebe62 a.C.
Pretura54 a.C.
Propretura57 a.C. in Cipro
49 a.C. in Sicilia
47 a.C. in Africa

Marco Porcio Catone Uticense (in latino Marcus Porcius Cato Uticensis, detto anche Minor per distinguerlo dal suo avo Marco Porcio Catone, detto pertanto Maior; Roma, 95 a.C.Utica, 12 aprile 46 a.C.) è stato un politico, militare, scrittore e triumvir monetalis romano.

Se si eccettua l'accusa, non verificata, di ebrius (ubriacone) mossagli da Gaio Giulio Cesare, l'Uticense è descritto persino dalle fonti a lui ostili e dai suoi più aspri nemici come una figura di somma rettitudine, incorruttibile ed imparziale, molto scomodo per i suoi avversari. È mostrato come il campione delle prische virtù romane per antonomasia, uomo fuori del suo tempo, citato ogni qual volta si volevano lodare (o anche sbeffeggiare, come in Marziale) i Romani dei tempi eroici.

Seguace della filosofia stoica e celebre oratore, Catone Uticense viene ricordato, oltre che per la sua caparbietà e tenacia, per essersi ribellato alla presa di potere da parte del suo rivale Cesare, preferendo il suicidio all'umiliazione di farsi graziare da Cesare e assistere alla fine dei valori repubblicani di Roma, che aveva sempre difeso.

Fu pronipote di Catone il Censore.


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