Mario Bava

Mario Bava nel 1975

Mario Bava (Sanremo, 31 luglio 1914Roma, 27 aprile 1980[1]) è stato un regista, direttore della fotografia, effettista e sceneggiatore italiano.

È considerato un maestro del cinema horror italiano e del thriller-giallo all'italiana.[2] Nonostante avesse a disposizione budget molto spesso scarsi, tempi di riprese limitati e attori non sempre all'altezza, riuscì a realizzare film divenuti dei cult movie, che diedero vita a generi cinematografici fino ad allora inediti[2].

La maschera del demonio (1960) fu capostipite dell'horror gotico italiano, con La ragazza che sapeva troppo (1963) inventò il genere del giallo all'italiana, Roy Colt & Winchester Jack (1970) fu tra i primi spaghetti western comici, Cani arrabbiati è stato l'antesignano del cinema pulp, Terrore nello spazio è stato fonte di ispirazione per l'idea e la realizzazione di Alien di Ridley Scott, mentre Sei donne per l'assassino (1964) e Reazione a catena (1971) sono considerati gli antesignani e precursori degli slasher movie[2]. Bava divenne celebre anche per la creazione di effetti speciali e trucchi cinematografici semplici e ingegnosi in un'epoca in cui gli effetti digitali ancora non esistevano[2].

Il figlio Lamberto è divenuto un noto regista di film horror e fantasy.

  1. ^ a. v., Mario Bava piccolo maestro dell'horror film, in La Stampa, 30 aprile 1980, p. 18.
  2. ^ a b c d Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore <ref>: non è stato indicato alcun testo per il marcatore monografiaILCASTORO

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