Mario Trevi (cantante)

Mario Trevi
Mario Trevi (2010)
NazionalitàBandiera dell'Italia Italia
GenereCanzone napoletana
Musica leggera
Musica d'autore
Turbo-folk
Pop
Canzone classica napoletana
Periodo di attività musicale1955 – in attività
StrumentoVoce
EtichettaRoyal
(1959-1964)
Durium
(1965-1969)
Hello
(1970)
King Universal
(1971)
Presence
(1971-1976)
RCA Italiana
(1977)
Polifon
(1978-1983)
M.E.A. Sud
(1984-1986)
Visco Disc
(1986-1989)
Zeus Record
(1971, 1992-1995, 2008)
Mea Sound
(1995-1998)
JustLife Records
(2011)
Album pubblicati98 (101 singoli)
Studio40
Raccolte58 (ufficiali)
Sito ufficiale

Mario Trevi, pseudonimo di Agostino Capozzi (Melito di Napoli, 2 novembre 1941), è un cantante e attore teatrale italiano.

Dotato di una calda voce[1], arriva al successo nel 1959, debuttando alla Festa di Piedigrotta con Si ce lassammo, per poi passare, nel 1961, al Giugno della Canzone Napoletana dove presenta il suo primo successo internazionale: Mare verde. Nel 1960 debutta al Festival di Napoli, dove, nel 1963, è primo interprete del famoso brano Indifferentemente. La sua poliedrica attività artistica lo vede cimentarsi dal repertorio della Canzone classica napoletana, ai brani napoletani degli anni '60, nella sceneggiata degli anni '70, sino alla rielaborazione del Turbo-folk serbo, rivisitato in chiave napoletana. Nel corso della sua carriera ha venduto venti milioni di dischi.[2] Grazie ai suoi meriti artistici, in occasione dei suoi ottant'anni riceve dal sindaco di Napoli la Medaglia della Città di Napoli.[3][4][5]

  1. ^ Definizione del Dizionario della canzone italiana (Armando Curcio Editore, 1990) a cura di Gino Castaldo
  2. ^ «Indifferentemente» compie sessant'anni
  3. ^ Napoli: Mario Trevi, una vita per la canzone napoletana. Riconoscimento in municipio, su napoli.repubblica.it. URL consultato il 22 marzo 2022.
  4. ^ Napoli, sindaco Manfredi premia Mario Trevi, su corrieredelmezzogiorno.corriere.it. URL consultato il 22 marzo 2022.
  5. ^ Manfredi premia il maestro Mario Trevi: «Per aver tenuto in alto Napoli nel mondo», su ilmattino.it. URL consultato il 22 marzo 2022.

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