Massacro di Srebrenica

Massacro di Srebrenica
Mappa dell'operazione
TipoGenocidio
Data6 luglio - 25 luglio 1995
LuogoSrebrenica e Žepa
StatoBandiera della Bosnia ed Erzegovina Bosnia ed Erzegovina
Coordinate44°06′N 19°18′E
ObiettivoBosniaci musulmani
ResponsabiliBandiera della Repubblica Serba militari del VRS comandato da Ratko Mladić e Bandiera dei Paesi Bassi/Bandiera delle Nazioni Unite i Caschi blu olandesi per omissione di intervento in difesa dei civili
Conseguenze
Morti8.372 morti[1]
35 632[2] e 12.000 sfollati (da Srebrenica e Žepa in Bosnia)
700-800 rifugiati (da Srebrenica in Serbia)[3][4]
1.000 e 1.500 prigionieri (di Srebrenica e Žepa)

Il massacro di Srebrenica (IPA: [srêbrenit͡sa]) di oltre 8000 ragazzi e uomini bosgnacchi (ovvero musulmani bosniaci) è avvenuto nel luglio 1995 nella città di Srebrenica e nei suoi dintorni, durante la guerra in Bosnia-Erzegovina[5].

La strage fu perpetrata da unità dell'Esercito della Repubblica Serba di Bosnia ed Erzegovina guidate dal generale Ratko Mladić, con l'appoggio del gruppo paramilitare degli "Scorpioni"[6], in quella che al momento era stata dichiarata dall'ONU come zona protetta e che si trovava sotto la tutela di un contingente olandese dell'UNPROFOR. I fatti avvenuti a Srebrenica in quei giorni diedero una svolta decisiva al successivo andamento del conflitto.

Una sentenza della Corte internazionale di giustizia del 2007,[7] nonché diverse altre del Tribunale penale internazionale per l'ex Jugoslavia (ICTY), hanno stabilito che il massacro, essendo stato commesso con lo specifico intento di distruggere il gruppo etnico dei bosgnacchi costituisce un "genocidio". Tra i vari condannati, in particolare Ratko Mladić e Radovan Karadžić (all'epoca presidente della Repubblica Serba di Bosnia ed Erzegovina) sono stati condannati in due momenti diversi dall'ICTY, il primo all'ergastolo ed il secondo a 40 anni di reclusione. La Corte penale internazionale dell’Aia ha poi applicato la pena dell’ergastolo anche a Karadžić.

Il 23 maggio 2024 l'Assemblea generale delle Nazioni Unite ha proclamato l'11 luglio Giornata internazionale di riflessione e commemorazione del genocidio di Srebrenica.

  1. ^ Srebrenica And the Politics of War Crimes, su srebrenica-report.com. URL consultato il 13 maggio 2009 (archiviato dall'url originale il 14 aprile 2009).
  2. ^ Srebrenica "massacre" (LINK BROKEN), su srpska-mreza.com (archiviato dall'url originale il 17 luglio 2009).
  3. ^ "So to avoid the Bosnian Serb forces to their west, about 800 of the men and boys of Zepa fled east. They crossed the Drina River to Yugoslavia, where they were split between two detention camps" 211 Bosnians Free After 8 Months. Why So Long?, su nytimes.com.
  4. ^ "The fact that Milosevic personally intervened and saved 800 Bosnian Muslim men from the enclave who crossed the Drina River into Yugoslavia demanding protection from Milosevic!!! These men where handed over to the Red Cross in Hungary - so that from there they could choose whether or not they wanted to return to Bosnia." Some things to keep in mind about Srebrenica:, su mail-archive.com.
  5. ^ (EN) Timeline of the 1995 Srebrenica massacre in Bosnia of 8,000 Muslim men and boys, su Associated Press, 25 maggio 2015. URL consultato il 26 aprile 2022.
  6. ^ Osservatorio Balcani e Caucaso, Serbia: Mladic "reclutò" i famigerati Scorpioni.
  7. ^ Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore <ref>: non è stato indicato alcun testo per il marcatore icj

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