Mastino napoletano | |
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Classificazione FCI - n. 197 | |
Gruppo | 2 Cani di tipo Pinscher e Schnauzer, molossoidi e cani bovari svizzeri |
Sezione | 2 Molossoidi |
Sottosezione | 2.1 Tipo dogue |
Standard n. | 197 del 27/11/1989 (en ) |
Nome originale | Mastino Napoletano |
Origine | Italia |
Altezza al garrese | Maschio 65-80 cm.
Femmina 60-70 cm. |
Peso ideale | Maschio 70 - 95 kg.
Femmina 60 - 75 kg. |
Razze canine |
Il mastino napoletano è una razza canina derivante dai molossoidi rustici, diffusi nelle campagne delle regioni meridionali italiane.
La razza è discendente diretta dei grossi molossi assiro-babilonesi, diffuso poi dai Romani in tutta Europa. Data la sua forte storicità, il mastino napoletano rappresenta un vero e proprio "monumento vivente" della moderna cinofilia.[1]
Durante il regno borbonico, conosciuto come "Cane 'e presa", fu utilizzato come cane da guardia e successivamente, durante l'epoca del brigantaggio, fu usato come "soldato" contro l'esercito sabaudo. Ha una potenza mascellare di circa 80 kg.[senza fonte]
Rischiata l'estinzione agli inizi del XX secolo, la razza fu riscoperta durante il secondo dopoguerra nelle campagne napoletane ed avellinesi, dalle quali è scaturito l'attuale nome di "mastino napoletano".[senza fonte]