Mauro Picone

Mauro Picone

Mauro Picone (Palermo, 2 maggio 1885Roma, 11 aprile 1977) è stato un matematico italiano, conosciuto, oltre che per la sua opera seminale nel campo della matematica, per essere stato uno dei maggiori animatori della matematica applicata nonché propugnatore del calcolo numerico ed elettronico attraverso l'ideazione, la fondazione e la direzione dell'Istituto per le Applicazioni del Calcolo[1][2][3].

  1. ^ Per una testimonianza storica obiettiva e imparziale dell'importanza dell'opera di Mauro Picone, vedasi l'intervista a Luigi Amerio, disponibile a quest'indirizzo [1] (soprattutto, le pp. 17-22 di: Claudio Citrini, "Intervista a Luigi Amerio", Bollettino dell'Unione Matematica Italiana. Sezione A. La Matematica nella Società e nella Cultura, Serie VIII, Vol. IV-A, Aprile 2001, pp. 11-32).
  2. ^ Cfr. pure Umberto Bottazzini, Il flauto di Hilbert. Storia della matematica moderna e contemporanea, UTET, Torino, 1990, § 5, Cap. XXII, p. 439.
  3. ^ I due aspetti più salienti della sua produzione scientifica, testimoniata da oltre trecento lavori, sono, da un lato il gusto per l'astrattezza e la generalità, dall'altro la profonda convinzione dell'importanza di risolvere approssimativamente, quindi numericamente, problemi matematici motivati da esigenze tecnico-concrete. Cfr. P. Nastasi, R. Tazzioli, Tullio Levi-Civita, Lettera Matematica Pristem, NN. 57-58, Centro Eleusi-Università Bocconi (Milano), Springer-Verlag Italia, Milano, 2006, p. 95.

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