Un medium (termine latino per "mezzo, strumento") o ipersensitivo[1] è una persona che sostiene di poter operare come intermediario tra vita e morte, più in particolare con presunte entità soprannaturali. Il termine nasce nell'ambiente dello spiritismo negli anni cinquanta del XIX secolo per poi estendersi successivamente in altri ambiti. Nel linguaggio comune e nella cultura popolare si definisce medium principalmente colui in grado di contattare le supposte anime di persone decedute, per via orale ("psicofonia") o per via scritta ("psicografia" o scrittura automatica).
I medium sono stati oggetto di studio da parte della parapsicologia per via di presunti fenomeni paranormali di tipo fisico che, a detta dei sostenitori, si verificherebbero durante le manifestazioni medianiche: tra questi fenomeni sono stati elencati lo spostamento o la materializzazione di oggetti e la generazione d'una imprecisata sostanza speciale chiamata ectoplasma.
Nonostante le numerose ricerche, nessun fenomeno è mai stato riprodotto in un ambiente controllato; quindi tale pratica afferisce alla credulità popolare e alla pseudoscienza, non esistendo alcuna prova oggettiva delle asserzioni proposte.