Mezzojuso

Mezzojuso
comune
Mezzojuso – Stemma
Mezzojuso – Bandiera
Mezzojuso – Veduta
Mezzojuso – Veduta
Le chiese principali
Localizzazione
StatoItalia (bandiera) Italia
Regione Sicilia
Città metropolitana Palermo
Amministrazione
SindacoGiuseppe Lopes (lista civica) dal 12-6-2022
Territorio
Coordinate37°52′N 13°28′E
Altitudine546 m s.l.m.
Superficie49,27 km²
Abitanti2 550[1] (30-6-2024)
Densità51,76 ab./km²
FrazioniBaglio Carcilupo, Filippo Turati, Fondaco Tavolacci, Pignaro,
Comuni confinantiCampofelice di Fitalia, Cefalà Diana, Ciminna, Corleone, Godrano, Villafrati
Altre informazioni
Cod. postale90030
Prefisso091
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT082047
Cod. catastaleF184
TargaPA
Cl. sismicazona 2 (sismicità media)[2]
Cl. climaticazona D, 1 546 GG[3]
Nome abitantimezzojusari o arbëreshë/munxifsarë
PatronoSan Nicola di Mira
Giorno festivo6 dicembre
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Mezzojuso
Mezzojuso
Mezzojuso – Mappa
Mezzojuso – Mappa
Posizione del comune di Mezzojuso all'interno della città metropolitana di Palermo
Sito istituzionale

Mezzojuso (Munxifsi in albanese, Menzijusu in siciliano[4]) è un comune italiano di 2 550 abitanti della città metropolitana di Palermo in Sicilia.

Situato sul declivio orientale di Rocca Busambra nell'entroterra del capoluogo, da cui dista 41 km, è adagiato ai piedi della boscosa montagna Brinja a 546 metri sul mare.

Colonia di origine albanese (arbëreshe) del XV secolo, è stata fondata nel 1444 circa da milizie stradiote albanesi comandate da Demetrio Reres e spedite da Giorgio Castriota Scanderbeg in soccorso del re Alfonso V d'Aragona per la ribellione delle Calabrie e per le scorrerie degli Angioini pretendenti al trono di Napoli e Sicilia. Da lì a poco, quando la penisola balcanica fu invasa dai turchi-ottomani, numerosi altri albanesi profughi dall'Albania raggiunsero il casale. Pur avendo perso la lingua madre, i costumi e spesso la coscienza identitaria d'origine, appartiene all'Eparchia di Piana degli Albanesi e buona parte della sua popolazione conserva il rito bizantino (o rito greco) dei padri fondatori albanesi. Venuta meno la diversità linguistica a Mezzojuso l'identità etnica albanese è percepita nella diversità liturgica. La storia del suo popolo ha lasciato segni tangibili nei monumenti e nelle opere d'arte che ornano il centro, nelle tradizionali manifestazioni religiose, nella letteratura albanese, tant'è che questo fece assurgere a Mezzojuso l'appellativo ad "Atene delle colonie albanesi"[5]. Oggi vi è la compresenza di due popoli, il siciliano (detto "latino", litiri in albanese) e l'albanese (detto "greco", ovvero di rito greco, arbëreshi in albanese) che convivono pacificamente, seppur fino anche a tempi recentissimi ha portato ad aspri scontri etnico-religiosi.

Divenne sede organizzativa dei movimenti insurrezionali contro i Borboni nel 1856 e ospitò anche Garibaldi e i Mille, così come si ricorda nel noto Carnevale "Mastro di Campo".

L'amministrazione comunale, nel caso lo richiedesse, può utilizzare nei documenti ufficiali e nella segnaletica stradale anche la lingua albanese, ai sensi della vigente legislazione che tutela le minoranze etno-linguistiche. Il comune montano appartiene all'Unione dei Comuni Albanesi di Sicilia "Besa" (Lidhja e Bashkivet "Besa"). Le attività economiche prevalenti sono il terziario, l'agricoltura, la pastorizia, l'artigianato e il turismo.

  1. ^ Bilancio demografico mensile anno 2024 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ AA. VV., Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani., Milano, Garzanti, 1996, p. 393, ISBN 88-11-30500-4.
  5. ^ Verso le Colonie Albanesi di Sicilia (PDF), su maresud.it.

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