Sir Michael Caine, nato Maurice Joseph Micklewhite[1] (Rotherhithe, 14 marzo 1933), è un attore britannico.
Apparso in oltre cento pellicole e attivo sul grande schermo dal 1956, è uno dei volti più noti del cinema britannico, grazie alla versatilità in ruoli da protagonista e da caratterista[2]: tra le sue interpretazioni più note, quella nel ruolo della spia inglese Harry Palmer in Ipcress (1965), Funerale a Berlino (1966), Il cervello da un miliardo di dollari (1967), All'inseguimento della morte rossa (1995) e Intrigo a San Pietroburgo (1996), personaggio descritto come "agente segreto ombroso, silenzioso […] antitesi del coevo James Bond"[3].
Raggiunge la notorietà internazionale negli anni sessanta con Alfie (1966) di Lewis Gilbert, e bissa il successo nel decennio successivo con pellicole quali Carter (1971), L'uomo che volle farsi re (1975) e Quell'ultimo ponte (1978). In età matura, dagli anni ottanta, ha ricevuto i principali riconoscimenti della carriera, mentre negli anni 2000 ha iniziato un sodalizio artistico col regista Christopher Nolan: ha infatti interpretato Alfred Pennyworth, il maggiordomo di Bruce Wayne/Batman nella trilogia del cavaliere oscuro, e ha recitato in The Prestige (2006), Inception (2010), Interstellar (2014), Dunkirk (2017; solo un cameo vocale) e in Tenet (2020). Ha annunciato il ritiro dalle scene nel 2023.[4][5]
È stato insignito di due Oscar al miglior attore non protagonista, per i suoi ruoli in Hannah e le sue sorelle di Woody Allen e in Le regole della casa del sidro di Lasse Hallström; ha inoltre vinto un BAFTA Award e un Golden Globe per Rita, Rita, Rita ed è stato candidato altre quattro volte ai Premi Oscar, sempre nella categoria Miglior attore. Insieme a Jack Nicholson e a Paul Newman è uno dei soli attori nella storia a essere stati candidati ai premi Oscar per film prodotti in cinque decenni: negli anni sessanta, settanta, ottanta, novanta e duemila.
Nel 1992 Caine è stato insignito del titolo di Commendatore dell'Ordine dell'Impero Britannico dalla regina Elisabetta II come riconoscimento al suo contributo nella storia del cinema. Nel 2000 è stato nominato cavaliere.
Per il proprio nome d'arte si ispirò al titolo del film L'ammutinamento del Caine[6].
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