Michel Ney

Michel Ney
Soprannomeil Prode dei Prodi, il Leone Rosso, il Rubicondo
NascitaSarrelouis, 10 gennaio 1769
MorteParigi, 7 dicembre 1815
Dati militari
Paese servito Regno di Francia
Regno di Francia (1791-1792)
Prima Repubblica francese
Primo Impero francese
Restaurazione borbonica
Forza armata Reale esercito francese
Esercito rivoluzionario francese
Grande Armata
CorpoIV corpo dell'esercito napoleonico
Anni di servizio1787 - 1815
GradoMaresciallo dell'Impero
GuerreGuerre rivoluzionarie francesi
Guerre napoleoniche
BattaglieHohenlinden, Elchingen, Eylau, Friedland, Smolensk, Borodino, Lützen, Bautzen, Dresda, Bautzen, Dennewitz, Lipsia, Montmirail, Quatre Bras, Waterloo
Nemici storiciKarl Mack von Leiberich, Federico Luigi di Hohenlohe-Ingelfingen, Arthur Wellesley, Guglielmo II dei Paesi Bassi, Federico Guglielmo di Brunswick
Comandante diArmata del Reno
III Corpo d'armata della Grande Armée
VI Corpo d'armata della Grande Armée
DecorazioniLegion d'onore
Fonti citate nel corpo del testo
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«Vi ingannate se la pensate così sul loro conto. Erano tipi che non avrebbero esitato a sbudellarvi se ne avessero avuto un tornaconto. Sul campo di battaglia, però, erano inestimabili»

Michel Ney, duca di Elchingen, principe della Moskowa (Sarrelouis, 10 gennaio 1769Parigi, 7 dicembre 1815), è stato un generale francese, Maresciallo dell'Impero con Napoleone Bonaparte.

Combattente energico, dotato di grande spirito offensivo e di carattere indomabile[2], dopo essersi distinto durante le guerre rivoluzionarie francesi, prese parte a gran parte delle guerre napoleoniche, distinguendosi nella campagna di Ulma, alla battaglia di Friedland, nella guerra di Spagna e soprattutto nella campagna di Russia; durante queste campagne dimostrò sempre combattività, coraggio personale e capacità tattica.

Dal carattere difficile e irritabile, Ney, dopo essere passato ai Borboni dopo la prima abdicazione dell'imperatore, tornò a fianco di Napoleone nei Cento Giorni e combatté nella battaglia di Waterloo. Considerato un traditore dopo la Seconda Restaurazione, fu processato e fucilato. Per il suo contributo alle vittorie di Napoleone, aveva ricevuto i titoli onorifici di "duca d'Elchingen" e di "principe della Moscova".

  1. ^ G. Gourgaud, Journal de Ste Hélène, vol. 2, p. 449.
  2. ^ D. Chandler (a cura di), I marescialli di Napoleone, p. 521.

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