Mito di Mozart

Voce principale: Wolfgang Amadeus Mozart.
I bambini prodigio Wolfgang e Nannerl Mozart in un'incisione di Delafosse da ritratto di Carmontelle (1764)

Il mito di Mozart è un complesso di luoghi comuni, aneddoti e convinzioni che, nella biografia del compositore austriaco, formano una narrazione tradizionale[1] capace di restituire di lui un'immagine leggendaria o rispondente soltanto in parte alla realtà storica. Il nome di Mozart è antonomasia del genio musicale e del bambino prodigio, e la sua figura idealizzata – ma per altri versi demonizzata – appare avvolta da un'aura di predestinazione.

La narrazione incarna una concezione romantica del genio.[2] Inizia a formarsi già nei primi anni di vita del musicista, si consolida nell'immediato della sua morte e prosegue ininterrotta nelle biografie, nella letteratura, nel cinema, nella stessa musica, arricchendosi e variando l'immagine di Mozart secondo le epoche storiche. Contribuisce così a perpetuarne nella cultura moderna una popolarità che alcuni stimano maggiore di quella degli altri grandi compositori[3] e che non presuppone neppure la conoscenza della sua musica.[4]

La scarsità delle testimonianze dirette affidabili e la tendenza alla ricezione acritica delle prime narrazioni biografiche rende arduo separare realtà e leggenda, tanto più che quest'ultima ha comunque un nucleo di verità. V'è dunque chi ha espresso scetticismo sulla possibilità di restituire al compositore la sua dimensione storica, ammettendo tutt'al più che si possano ricostruire i fatti biografici in termini di probabilità.

Altri, più che a sfatare il mito, mirano a comprendere i contesti in cui si è formato, l'influenza delle visioni passate di Mozart sulla presente e il segno lasciato dalla sua leggenda nella storia culturale degli ultimi secoli.[5] D'altronde, benché molte credenze siano state smentite, il mito suggestiona ancora la cultura popolare, in buona parte anche sulla scia del film biografico Amadeus (1984); singole convinzioni già sfatate sopravvivono a volte anche presso musicisti e musicologi.

  1. ^ Stafford, p. 264.
  2. ^ Service, 1 min 24 s.
  3. ^ Melograni, p. 250.
  4. ^ Everist, p. 273.
  5. ^ Everist, pp. 15, 20, 275.

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