Mitridate II di Partia

Mitridate II
Moneta di Mitridate
Re dei Parti
In carica124 a.C.91 a.C.
in contrapposizione a Sanatruce I (93-92 a.C.)
PredecessoreArtabano I
SuccessoreGotarze I
Morte91 a.C.
DinastiaArsacidi di Partia
PadreArtabano I o Friapazio
FigliGotarze I, Mitridate III
Religionezoroastrismo

Mitridate II il Grande, riportato anche nelle forme Mithradates II o Mihrdad II (in partico 𐭌𐭄𐭓𐭃𐭕, trasl. Mihrdāt) (... – 91 a.C.), fu re dell'impero dei Parti dal 124 al 91 a.C..

Considerato uno dei sovrani più apprezzati della sua dinastia ad aver governato la Persia, nell'antichità era conosciuto con l'eponimo Mitridate il Grande.

Mitridate II fu incoronato re dopo la morte improvvisa del suo predecessore Artabano I. Pur avendo ereditato un impero in declino che stava vacillando per le pressioni militari patite sia a est che a ovest, Mitridate II stabilizzò presto la situazione in Mesopotamia ottenendo la fedeltà del Characene e sottomettendo i ribelli del regno dell'Elimaide e anche gli arabi, che con costanza continuavano a razziare Babilonia. Mitridate II fu il primo monarca dei Parti ad estendere il dominio dell'impero nel Caucaso, dove i regni di Armenia, Iberia, e forse anche l'Albania caucasica divennero tutti suoi vassalli. A est, sconfisse e conquistò le tribù nomadi localizzate in Battriana che avevano ucciso entrambi i suoi predecessori. Riuscì inoltre ad assicurarsi di nuovo il Sakastan, che fu ceduto a titolo di feudo al casato dei Suren, una nobile discendenza persiana. Nel 114/113 a.C. conquistò Dura Europos, in Siria, sottraendola ai Seleucidi, e nel 95 a.C., i regni mesopotamici settentrionali dell'Adiabene, del Gordiene e dell'Osroene dovettero riconoscere la sua autorità. Sotto Mitridate II, l'impero raggiunse il suo apice e si estendeva dalla Siria e dal Caucaso all'Asia centrale e all'India. Fu sotto Mitridate II che i Parti stabilirono per la prima volta delle relazioni diplomatiche con Roma e la dinastia cinese degli Han.

Orgoglioso difensore delle tradizioni achemenidi, Mitridate II si mostrò determinato a sottolineare l'associazione della dinastia regnante degli Arsacidi con l'impero achemenide persiano. Fu il primo monarca dei Parti a impiegare regolarmente il titolo di re dei re e sulla parte anteriore delle monete si fece ritrarre con una tiara iranica, rimpiazzando il diadema di origine ellenistica impiegato dai suoi predecessori. Sostituì inoltre il suo onfalo sulla parte posteriore delle sue monete con un trono dallo schienale alto, un'immagine di origine achemenide.


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