Mitzvah

«..."apri" il mio cuore alla Tua Torah e rendimi sollecito nell'adempimento dei Tuoi precetti (Mitzvoteykha)[1]...»

Mosè e le Tavole della Legge (illustrazione biblica del 1897)

Mitzvah (ebraico: מצווה, pronuncia standard: /mi'ʦva/, pronuncia tradizionale ashkenazita: /'mɪtsvə/; plurale mitzvót; dalla radice tsadi-vav-he che riguarda l'ambito del "comandare") è un termine usato nella religione ebraica, che significa "comandamento". Mitzvah può riferirsi a:

Il termine può esprimere anche il compimento di uno dei comandamenti sopra citati oppure qualsiasi azione caritatevole, ad esempio la sepoltura del corpo di una persona sconosciuta. Secondo gli insegnamenti dell'Ebraismo tutte le leggi morali sono comandamenti divini (o derivanti da essi).

All'interno delle diverse correnti dell'ebraismo i rabbini discutono sulla metodologia con cui si adempie ai precetti e sulle estensioni degli stessi.

Secondo il significato profondo, pur se la ragione per ciascuna mitzvah può essere determinata, gli uomini sono in grado di provare a raggiungerne lo scopo in maniera indiretta, senza seguire alla lettera, in un tempo stabilito, il precetto stesso.

  1. ^ Nella parte dell'Amidah in cui è permesso aggiungere preghiere personali, un Siddur sefardita riporta dei brani già composti in merito al bene proprio e di tutto il popolo ebraico (cfr Berakhot, Gaon di Vilna e Preghiera ebraica)

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