Modo (linguistica)

In linguistica, il modo è una delle principali categorie grammaticali[1] che compongono il sistema di coniugazione verbale (assieme a tempo e aspetto).

Il modo di un verbo indica[2]:

  • l'atteggiamento che il soggetto instaura con il proprio interlocutore;
  • l'atteggiamento che il soggetto assume in rapporto alla propria comunicazione.

In altri termini, il modo indica l'atteggiamento con cui il parlante presenta l'azione espressa nel verbo. L'azione può essere presentata come reale (indicativo), eventuale (congiuntivo), desiderabile (ottativo e desiderativo), soggetta a particolari condizioni (condizionale), e quindi rinviare al grado di realtà dell'evento o della situazione evocata[3]; l'azione può infine essere richiesta o demandata ad altri (imperativo).

Da un punto di vista sintattico, alcuni modi figurano particolarmente nella proposizione reggente, altri nella proposizione dipendente.[3]

A seconda delle lingue, tali modalità possono essere espresse da appositi suffissi o desinenze, o da prefissi e infissi che modificano il tema verbale, o da perifrasi ottenute con l'aggiunta di verbi modali o avverbi.

  1. ^ Scheda su treccani.it.
  2. ^ Moretti-Orvieto, 1983, 8, citati in Serianni, 2010, cit., p. 382.
  3. ^ a b Anna Laura Lepschy e Giulio Lepschy, I tempi del passato.

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