Mohamed Bouazizi

Vista della piazza Mohamed-Bouazizi nel XIV arrondissement di Parigi, inaugurata il 30 giugno 2011 in memoria del giovane tunisino Mohamed Bouazizi, immolatosi il 17 dicembre 2010, inizio simbolico della rivoluzione nel suo paese e in vari paesi del Nord Africa
Targa della piazza Mohamed-Bouazizi a Parigi

Mohamed Bouazizi (in arabo محمد البوعزيزي?, vero nome Tarek; Sidi Bouzid, 29 marzo 1984Ben Arous, 4 gennaio 2011) è stato un attivista tunisino, divenuto simbolo delle sommosse popolari in Tunisia del 2010-2011 dopo essersi dato fuoco in segno di protesta per le condizioni economiche del suo paese.

Il successo delle proteste tunisine ha ispirato analoghe iniziative di piazza in diversi altri paesi arabi, oltre a vari paesi non arabi. Tra le proteste vanno considerate le azioni di alcuni emuli di Bouazizi, che si sono immolati allo stesso modo, dandosi fuoco nel tentativo di porre fine ai governi autocratici dei loro paesi. Quegli uomini e Bouazizi furono acclamati da alcuni commentatori arabi come "martiri eroici di una nuova rivoluzione del Medio Oriente".[1]

Nel 2011, Bouazizi, insieme ad altri quattro personaggi, è stato insignito del Premio Sakharov per la libertà di pensiero per il contributo dato a "cambiamenti storici nel mondo arabo".[2] Il governo tunisino lo ha celebrato con un francobollo postale.[3] Il giornale inglese The Times ha proclamato Bouazizi personaggio dell'anno 2011.[4][5]

  1. ^ (EN) Robert F. Worth, How a Single Match Can Ignite a Revolution, in The New York Times, 21 gennaio 2011. URL consultato il 6 aprile 2012.
  2. ^ (EN) Sakharov Prize for Freedom of Thought 2011, in European Parliament. URL consultato il 6 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 23 ottobre 2011).
  3. ^ (EN) New Issue of the Week: Revolution in Tunisia, su connection.ebscohost.com, EBSCO Host Connection. URL consultato il 6 aprile 2012.
  4. ^ (EN) Times names Bouazizi person of 2011, in Reuters, 28 dicembre 2011. URL consultato il 6 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 4 maggio 2012).
  5. ^ (EN) Britain's Times names Tunisian fruitseller 'Person of 2011', in abs-cbnNEWS.com, 28 dicembre 2011. URL consultato il 6 aprile 2012.

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